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Crisi di Governo, Morra (M5s) a Salvini: «Ostenti il rosario come fanno gli uomini della ‘Ndrangheta»

20 Agosto 2019 - 20:59 Redazione
«Ma sicuramente è stato per ignoranza, non per intenzione, fino a prova contraria. Padre, perdonalo, perché non sapeva quello che faceva», ha detto il presidente della commissione Antimafia

Sono accuse pesanti quelle che il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra ha rivolto a Matteo Salvini durante il suo intervento al Senato, dopo aver ascoltato le comunicazioni di Giuseppe Conte che aprono, di fatto, la crisi di governo.

Nel suo intervento a Palazzo Madama, Morra (M5s) ha attaccato Salvini per aver innescato la crisi di governo, ponendo l’accento sul fatto che il tour del vicepremier leghista nel Sud Italia fosse stato minuziosamente preparato proprio in vista di una campagna elettorale anticipata.

«Matteo Salvini, dopo che l’8 agosto ha fatto sapere urbi et orbi che bisognava interrompere l’esperienza di Governo, dando la sua benedizione non da San Pietro, ma dal Papeete Beach, ha poi avviato un tour, non un pellegrinaggio, per cui è venuto anche in Calabria», ha detto il senatore del Movimento Cinque Stelle.

«In Calabria – ha continuato il presidente dell’Antimafia – [Salvini] è passato per Isola di Capo Rizzuto e per Soverato, incontrando cittadini, venendo contestato da cittadini, ma soprattutto ostentando pubblicamente il rosario».

E dopo questo preambolo Nicola Morra ha sferrato pesantissime accuse al leader della Lega circa la sua consuetudine di mostrare simboli religiosi e di far richiami continui al Vangelo e alle figure del culto cristiano.

«In terra di Calabria – ha spiegato Morra, che ha precisato di parlare in qualità di presidente della commissione Antimafia – devo dirle che ostentare il rosario, votarsi alla Madonna, lì dove c’è il santuario cui la ‘Ndragheta ha deciso di consegnarsi, il santuario della Madonna di Polsi, significa mandare messaggi in codice a certe forze che, soprattutto uomini di Stato, in particolar modo i ministri dell’Interno, debbono combattere e non favorire».

Morra, dopo le accuse, ha chiosato attaccando ancora Matteo Salvini con un’osservazione dai toni sarcastici: «Sicuramente è stato per ignoranza, non per intenzione, perché recuperando quanto ha detto il ministro Salvini, voglio conceder che in Italia ci siano 60 milioni di innocenti, fino a prova contraria. Quindi l’ha fatto, ma non sapeva quanto avesse fatto. Quindi Padre, perdonalo, perché non sapeva quello che faceva».

Il Santuario della Madonna di Polsi

Il Santuario della Madonna di Polsi è noto ai più perché sino a pochi anni fa ogni anno, in occasione della festa della Madonna, agli inizi di settembre, diventava il luogo di ritrovo dei boss della ‘Ndrangheta. 

A condannare apertamente l’abitudine dei clan di ritrovarsi nel Santuario dell’Aspromonte si era apertamente esposto il vescovo di Locri-Gerace, Giuseppe Fiorini Morosini, nel 2010.

«In questo Santuario si è consumata l’espressione più terribile della profanazione del sacro ed è stato fatto l’insulto più violento alla nostra fede e alla tradizione religiosa dei nostri padri», aveva ammonito il vescovo. 

La risposta di Salvini

Il leader della Lega, attraverso una diretta su Facebook, ha risposto alle parole del presidente della commissione Antimafia: «Le parole di Morra sono un’offesa a tutti i calabresi e a tutti i cristiani. Quindi in Calabria non si può pregare, tirar fuori il rosario o pregare la Madonna. Alla faccia della libertà di culto».

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