Albania, ristoratore spacca il parabrezza a due turisti che l’hanno criticato: il caso arriva al governo
Sembra una scena di un film horror: un uomo aggrappato al cofano di una macchina, i pugni insanguinati che lentamente rompono il parabrezza, i passeggeri che urlano. Ma è realmente accaduto a una famiglia di turisti spagnoli a Porto Palermo, in Albania, dove insieme al loro autista e guida locale hanno subito un’aggressione da un ristoratore albanese.
L’aggressione, iniziata con un alterco nel ristorante è proseguita lungo un tragitto tortuoso durante il quale l’uomo è rimasto aggrappato all’automobile e non ha smesso di lanciare pugni, è terminata con l’arrivo dei turisti in un’altra località quando l’uomo, forse stremato, è finalmente sceso dall’auto.
Un episodio che ha fatto il giro dei media del mondo (la notizia è stata ripresa sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti, per esempio), che rischiava di danneggiare l’importante settore del turismo nell’ex stato comunista, in crescita negli ultimi anni. Costituisce infatti circa un ottavo del Pil del Paese (circa 2 miliardi di dollari su un totale di circa 15 miliardi).
Le scuse del Governo
Pronto l’intervento riparatorio del Governo. Il ministro del Turismo albanese si è scusato con la famiglia a nome del Paese: il loro incontro – al quale il ministro si è presentato con un mazzo di fiori – è stato trasmesso sui media e condiviso sui social anche dal Primo ministro socialista Edi Rama.
«Il barbaro che ha attaccato i nostri amici spagnoli ha violato il sacro codice di ospitalità albanese, facendoci vergognare – ha scritto Rama in un post su Facebook – Abbiamo chiesto scusa ai nostri amici Spagnoli e ci hanno detto che torneranno a trovarci».
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