Brexit, l’Ue dice di no a Johnson sull’Irlanda: serve un piano B per evitare il caos al confine
L’Unione europea ha bocciato la proposta del premier UK Boris Johnson per un’alternativa al ‘backstop‘, il piano B per evitare il ritorno a un confine duro tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica irlandese nel caso di un’uscita senza accordo. «Diamo il benvenuto all’impegno britannico per un divorzio ordinato, che è nel migliore interesse sia dell’Ue che del Regno Unito, ma notiamo anche che non è stata proposta una soluzione legale per evitare una frontiera fisica sull’isola di Irlanda», risponde la portavoce della Commissione europea Natasha Bertaud.
20 agosto 2019
Il backstop
Il backstop, ideato dal precedente Governo di Theresa May, prevede la creazione di una zona tariffaria speciale che permetta di tenere aperto il confine tra la Repubblica Irlandese (membro Ue) e l’Irlanda del Nord in caso di un mancato accordo. «Il backstop sta a garanzia che una frontiera fisica sarà evitata sull’isola di Irlanda, a meno che e fino a quando venga trovata un’alternativa. Chi è contro il backstop e non propone alternative realistiche, nei fatti, sostiene la reintroduzione di una frontiera. Anche se non lo ammettono», ha affermato in un tweet il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk su Twitter dopo la lettera di Johnson.
Già a luglio sia il Presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, sia il Capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier avevano respinto le proposte di Juncker. Il parlamento inglese ha già bocciato tre volte l’accordo sul confine irlandese, causando di fatto le dimissioni di Theresa May. Secondo i sostenitori della Brexit, il backstop è antidemocratico perché rende il Regno Unito dipendente dall’UE: nel caso non si trovasse una soluzione tecnologica per il confine irlandese entro il dicembre 2020, il backstop prevede che l’intero Paese rimanga membro dell’unione doganale europea. Johnson si diceva fiducioso nella possibilità dell’Unione Europea di scendere a patti sul backstop, ma l’UE ha dimostrato di non essere della stessa idea.
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