In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERIDanimarcaDonald TrumpGroenlandiaUSA

La Danimarca non vuole vendergli la Groenlandia, Trump cancella la visita

21 Agosto 2019 - 18:47 Redazione
Il presidente americano ha reagito posticipando - a data da definire - l'imminente incontro tra i due, dicendosi però soddisfatto del modo franco e diretto utilizzato dalla sua interlocutrice

Il Presidente Usa e il capo del governo danese, la socialista Mette Frederiksen, non si incontreranno più come previsto a inizio settembre. Il motivo? Frederiksen non ha gradito la proposta di Donald Trump di acquistare l’isola più grande al mondo (se non teniamo conto dell’Australia), la Groenlandia, territorio danese autonomo. Negli ultimi giorni Trump aveva confermato le voci che lo dicevano interessato, postando una foto ironica su Twitter di un grattacielo che portava il suo nome – una replica della Trump tower newyorchese – in Groenlandia. Frederiksen aveva risposto freddamente, dicendo di essere felice di non vivere più in una fase storica in cui territori e popoli sono in vendita. Il presidente americano ha reagito posticipando – a data da definire – l’imminente incontro tra i due, dicendosi però soddisfatto del modo franco e diretto utilizzato dalla sua interlocutrice che, bocciando sul nascere l’idea, ha risparmiato a entrambi parecchio tempo.

Perché a Trump interessa la Groenlandia

Un’isola lastricata di ghiaccio: può sembrare di poco interesse, ma in realtà la Groenlandia ha un importante valore geopolitico. Prima di tutto si trova vicino ai confini nord-occidentali degli Stati Uniti, appartiene quindi all’area di influenza americana. Lo scioglimento dei ghiacci inoltre dovrebbe aprire la strada sia a nuove vie marittime, sia a nuove industrie estrattive (l’isola infatti è ricca di minerali come il carbone e lo zinco). Donald Trump non è il primo presidente americano a essere tentato dal suo acquisto. Harry Truman nel 1946 aveva paventato l’idea, offrendo di pagare circa $100 milioni. Prima di lui, per la prima volta nella storia degli Usa, anche il presidente Andrew Johnson – a metà dell’ottocento – si era fatto affascinare dall’idea.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti