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L’addio malinconico di Giorgetti al governo: ecco cosa ha appena inserito nella sua playlist

21 Agosto 2019 - 08:45 Redazione
«La festa appena cominciata / è già finita» e poi ancora la strofa che dice: «il cielo non è più con noi / il nostro amore era l'invidia di chi è solo/ era il mio orgoglio la tua allegria»

«Sentite questa. È la canzone di oggi: è di Sergio Endrigo. Si chiama ‘Canzone per te’». Un Giancarlo Giorgetti «di buon umore nonostante tutto», parla oggi con Il Messaggero. Di buon umore al punto da far sentire al cronista dalla sua playlist sul cellulare, «la canzone di oggi, la canzone della crisi».

«La festa appena cominciata / è già finita» e poi ancora la strofa che dice: «il cielo non è più con noi / il nostro amore era l’invidia di chi è solo/ era il mio orgoglio la tua allegria».

Il brano, composto dallo stesso Sergio Endrigo con Luis Bacalov e Sergio Bardotti e Sergio Endrigo, vince il Festival di Sanremo del 1968. E parla di un amore così bello e così grande da non riuscire a finire. «Chissà se finirà / Se un nuovo sogno la mia mano prenderà / Se a un’altra io dirò / Le cose che dicevo a te»

«È perfetta, no?», chiede il sottosegretario della Lega mentre incrocia l’altro Matteo, Renzi, e gli lancia un «Auguri con Di Maio». Alla domanda diretta se possa o meno durare un governo Pd-5Stelle, Giorgetti non esita a dire che la domanda vera innanzitutto è «se può partire».

«Io ho dei dubbi, magari a loro va meglio», dice Giorgetti. Secondo il sottosegretario della Lega a Palazzo Chigi «questo finale d’altronde era previsto. La vita continua».

Il sottosegretario indossa – per il giorno del discorso di Conte e della fine del governo – lo stesso vestito indossato il giorno del giuramento di quello stesso esecutivo, un completo blu. «Lo porto anche oggi, buono per la comunione ma anche per il funerale», dice. E aggiunge un aneddoto di quando arrivò a Palazzo Chigi, più di un anno fa: «Regalai ai ministri la foto della Boschi, non quella di Renzi» come invece l’ex premier aveva ricostruito. Giorgetti, scrive Il Messaggero, non crede in clamorosi colpi di scena.

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