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Crisi incartata, ma non insolubile: M5s e Pd pronti a incontrarsi. Spuntano i nomi di Giovannini e Bray

22 Agosto 2019 - 21:30 OPEN
Mattarella ha concesso 5 giorni di tempo alle forze politiche per cercare di rimettere insieme i cocci della situazione. Ogni soluzione è ancora aperta

La crisi di governo si è avvitata su se stessa e il presidente della Repubblica Mattarella ha dovuto usare le maniere forti (per quanto compatibile con il suo stile di guida delle istituzioni) per evitare che tutto finisse a gambe all’aria. Con le parole taglienti di stasera ha dato praticamente 5 giorni di tempo alle forze politiche per cercare di rimettere insieme i cocci della situazione. Il fatto che per martedì e mercoledì siano state di nuovo convocate tutte le forze politiche rende teoricamente ancora aperta ogni soluzione, compreso un colpo di coda dei nostalgici dell’alleanza gialloverde.

Ma in realtà la cosa più probabile è che già prima dell’inizio delle nuove consultazioni ci sia il fatidico via libera di M5s e Pd per il nuovo governo, con l’individuazione anche del nome di chi lo dovrebbe guidare. Le incertezze di oggi e il fatto che Di Maio non abbia esplicitamente citato la nuova possibile alleanza hanno intaccato la forza negoziale dei 5 Stelle. E a questo punto è probabile che il nuovo governo sia guidato, se davvero nascerà, da una figura neutrale rispetto ai due principali contraenti dell’accordo.

Questa sera hanno preso a circolare due nomi nuovi che sono significativi: il primo è quello di Enrico Giovannini, economista, ex presidente dell’Istat che è stato anche ministro del lavoro, da tecnico, nel governo Letta, ma che negli ultimi anni ha visto con favore alcune delle misure che stanno a cuore al Movimento di Di Maio. Anche il secondo nome è di un ex del governo Letta: Massimo Bray che fu ministro dei Beni culturali e che poi è andato a guidare l’enciclopedia Treccani. Bray, di estrazione dalemiana, è stato deputato del Pd, ma è molto considerato dai 5 Stelle. Lo stesso Davide Casaleggio l’ha voluto come ospite e relatore alla sua riunione annuale di Sum a Ivrea, in memoria del padre Gianroberto.

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