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Stoccata di Sgarbi ai 5 Stelle: «Governerebbero anche con l’Isis»

E parallelamente il Pd sarebbe disponibile a un accordo «con chi in questi anni ha detto del Pd: “partito di ladri”, “delinquenti”, “servi delle banche”, “affaristi”, “criminali della politica»

Vittorio Sgarbi all’attacco a tutto campo sull’ipotesi di un governo M5S-Pd. In un post su Facebook, il popolare critico d’arte e parlamentare, con i suoi consueti toni, non risparmia critiche al Partito Democratico, ma è con il Movimento 5 Stelle che si mostra più duro. Per Sgarbi, la forza politica guidata da Luigi Di Maio è un «partito composto da nullafacenti, pur di restare incollati alle loro poltrone governerebbero con l’Isis».

Il Partito Democratico parallelamente sarebbe disponibile a un accordo «con chi in questi anni ha detto del Pd: “partito di ladri”, “delinquenti”, “servi delle banche”, “affaristi”, “criminali della politica», scrive ancora Sgarbi, «così, solo per rinfrescare la memoria agli amici del Pd terrorizzati dalla elezioni».

Sempre a proposito della crisi di governo, il critico aveva messo alla berlina un altro (ex) personaggio televisivo assurto al ruolo di portavoce del presidente del Consiglio: Rocco Casalino, già ospite della casa del Grande Fratello nella sua prima edizione. Annota sempre su Facebook Sgarbi caustico: «Sulla lapide del governo Conte scriveranno: “Ce ne ricorderemo di Casalino”».

All’indirizzo dello stesso presidente Conte il giudizio non era stato meno impietoso. Sgarbi infatti aveva definito il discorso di Conte al Senato, in cui il premier era andato all’attacco di Matteo Salvini, «suicida, offensivo, dilettantesco».

E sempre a proposito della convulsa giornata che ha sancito la conclusione del governo gialloverde, Sgarbi aveva lanciato una stoccata al senatore 5 Stelle Morra parlando di suoi «toni e allusioni in stile mafioso». Morra aveva accusato il ministro dell’Interno Matteo Salvini di aver utilizzato, durante un comizio in calabria, simboli religiosi (un rosario) ignaro di aver con questo ammiccato a una simbologia vicina alla ‘Ndrangheta.

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