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Il mistero dei 38 scheletri del lago Roopkund: chi o cosa ha ucciso tutte quelle persone?

23 Agosto 2019 - 09:01 Juanne Pili
Un nuovo studio prova a far luce sui misteriosi resti umani trovati attorno a un lago dell'Himalaya

Tutte le regioni montuose del Mondo si portano dietro varie leggende più o meno fondate, legate al fatto che la montagna non è sempre un ambiente ottimale per fare i turisti, ne sanno qualcosa gli escursionisti che si recano in Himalaya, mettendosi letteralmente in fila per raggiungere la vetta dell’Everest.  

In Russia nel passo di Dyatlov invece morirono nove giovani studenti in circostanze tutt’oggi enigmatiche, anche se sono state avanzate ipotesi interessanti sulla loro dipartita. Tornando nell’Himalaya che di storie tragiche deve averne collezionate parecchie, di grande interesse è sicuramente il mistero degli scheletri trovati nel lago Roopkund, ribattezzato Skeleton Lake. Nessuno sa come sono finiti lì né le circostanze della morte.

Tuttavia un recente studio eseguito sul Dna di 38 scheletri potrebbe aiutarci a fare un po’ di luce in questo enigma ancora irrisolto. La ricerca è stata pubblicata su Nature Communication e collega i resti a dei migranti provenienti dall’Europa diretti in India.

Quando vennero scoperti i resti?

Roopkund è uno specchio d’acqua situato a più di cinquemila metri dal livello del mare, nel mezzo della catena montuosa dell’Himalaya. Non misura più di 40 metri di diametro. Qui, nel 1942, durante la Seconda guerra mondiale, un soldato britannico scoprì le centinaia di scheletri umani che circondavano il lago ghiacciato. 

Chi erano? Da dove venivano? Difficile tutt’oggi dare una risposta certa. Il sito è comprensibilmente difficile da raggiungere. Oltre a questo durante tutti questi anni chi è giunto in visita ha pensato bene di inquinare i resti, portando a casa qualche ricordino.

Il mistero si complica ulteriormente

Oggi l’analisi del Dna eseguita su 38 scheletri completi ci dà qualche informazione in più, forse complicando le cose. Per qualche ragione in tempi differenti tre gruppi distinti di persone sono finiti per morire in quel lago. 

Il primo gruppo (23 individui) aveva un codice genetico molto simile a quello degli indiani odierni; il secondo (14 individui) era affine a persone originarie del Mediterraneo orientale, forse dalla Grecia; il terzo gruppo è in realtà costituito da un solo individuo affine a persone del Sud-est asiatico.

Perché si trovavano lì?

Secondo i ricercatori i risultati confermano che il sito doveva essere una attrattiva per visitatori da tutto il Mondo, non sappiamo però quale potessero essere le ragioni che li attirarono lì. Una leggenda locale narra che si trattasse di persone uccise dalla dea Nanda Devi, per via di qualche rito finito male.

Il National Geographic riporta una ipotesi suggestiva: le vittime potrebbero essere state dei pellegrini morti durante il «Nanda Devi Raj Jat», sorpresi da delle grandinate. Tra i resti sarebbero stati trovati infatti ombrelloni tipici delle processioni religiose, mentre alcuni teschi presenterebbero fratture non cicatrizzate. Si tratta comunque di indiscrezioni da prendere con dovuto scetticismo. Sappiamo comunque che il lago Roopkund è sia una meta religiosa che un punto di riferimento noto agli escursionisti.

Chi o cosa li ha uccisi?

L’arco di tempo in cui queste persone giunsero al lago va dai 1000 ai 1300 anni: i primi decessi vanno dal 600 al 900 d.C., altri invece sono databili tra il 1600 e il 1900. Di nessuno si è riuscito a capire la ragione del decesso. 

In passato era stato svolto uno studio sul Dna mitocondriale di 72 scheletri. Quest’ultimo invece, anche se riguarda un gruppo meno numeroso, si avvale dell’analisi genomica dei resti. I risultati sono stati quindi confrontati coi genomi di oltre 1500 individui antichi e più di 7000 odierni da tutto il Mondo.

Questi dati sono stati incrociati con l’analisi degli isotopi e del radiocarbonio. Ma evidentemente non sono ancora sufficienti per risolvere il mistero dello Skeleton Lake, ci vorranno altri studi. Fino ad allora forse sarebbe meglio evitare questo luogo come meta turistica, alle volte che la dea Nanda Devi si arrabbi di nuovo.

Foto di copertina: Nature Communication/Photo by Atish Waghwase/Context of Roopkund Lake. 

a Map showing the location of Roopkund Lake. The approximate route of the Nanda Devi Raj Jat pilgrimage relative to Roopkund Lake is shown in the inset. 

b Image of disarticulated skeletal elements scattered around the Roopkund Lake site. Photo by Himadri Sinha Roy. 

c Image of Roopkund Lake and surrounding mountains.

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