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Ocean Viking, Malta accetta lo sbarco dei 356 naufraghi: andranno in altri 6 Paesi Ue – Il video

23 Agosto 2019 - 14:15 Fabio Giuffrida
Dovrebbe essere finita l'attesa per i 356 migranti a bordo della nave che li ha soccorsi.

La nave Ong Ocean Viking (gestita da SOS Méditerranée e Medici senza frontiere) non sbarcherà in Italia. A dirlo è il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che in un live su Facebook cita ‘fonti ufficiali’: «La Ocean Viking nave norvegese di Ong francese non porterà in Italia il suo carico di esseri umani che fruttano ai trafficanti di esseri umani milioni e milioni di euro. Detto, fatto, come promesso».

Su Twitter il primo ministro maltese Joseph Muscat ha confermato che i migranti verranno fatti sbarcare sull’isola dove poi saranno redistribuiti in sei Paesi membri dell’Unione europea: Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Romania. Alcune navi maltesi raggiungeranno la Ocean Viking per trasbordare le persone e portarle a terra nell’isola.

MSF ha detto di essere «sollevata per la soluzione», ma si è appellata nuovamente ai governi europei affinché mettano «definitivamente fine a stalli prolungati e meschine negoziazioni caso per caso, per instaurare subito un meccanismo di sbarco predeterminato. Le persone che abbiamo a bordo sono fuggite da condizioni disperate e hanno subito orribili abusi in Libia. 

Foto Msf

Mentre la Ocean Viking e la Open Arms erano bloccate in mare ci sono stati altri tragici naufragi. Gli Stati europei devono riconsiderare seriamente il loro ruolo in tutto questo».

L’attesa: il video del soccorritore

«È da 13 giorni che aspettiamo indicazioni dall’Europa per sbarcare in un luogo sicuro le 356 persone (di cui 103 bambini o minori sotto i 18 anni, ndr) soccorse in mare». A parlare è Alessandro Porro di SOS Méditerranée a bordo di Ocean Viking, la nave gestita in collaborazione con Medici Senza frontiere.

I migranti, intanto, «iniziano a preoccuparsi chiedendo “dove andremo?” e “perché siamo fermi da così tanto tempo?”», racconta il soccorritore. Per questo motivo – spiegano – sono stati organizzati «alcuni momenti per raccontare la situazione politica internazionale».

Foto Msf

«Oggi i migranti si sono fatti una doccia, visto che scarseggiano anche acqua e sapone», ha raccontato Porro. Oltre al peggioramento delle condizioni igieniche a bordo, con conseguente pericolo per lo stato di salute, sulla nave della Ong si è registrata anche una «diminuzione delle razioni alimentari», sufficiente a sfamare i migranti per soli altri 5 giorni.

La rabbia del medico a bordo

«Vergognoso e disumano, chiediamo un porto sicuro visto che la situazione peggiora. Abbiamo pasti per appena 5 giorni, prima di intaccare le scorte d’emergenza. Ci sono persone le cui condizioni di salute potrebbero presto diventare critiche fino al punto di dover richiedere un’evacuazione.

In quasi due settimane ho curato nella clinica a bordo vittime di violenza sessuale, feriti di guerra e persone che hanno subito brutali percosse, scariche elettriche, torture, perpetrate anche con plastica fusa. Un terzo dei miei pazienti sono minori di 18 anni. Chiedo con forza agli stati europei di ritrovare la loro umanità e porre fine a questa vergogna», queste le parole del medico di Medici senza frontiere Luca Pigozzi.

Minori a bordo di Ocean Viking

«Vivono nel terrore di poter essere riportate in Libia, dove sono state esposte a violenti abusi e detenzione arbitraria. In molti hanno tentato più di una volta la fuga dalla Libia ma sono stati intercettati dalla Guardia costiera libica, finanziata dall’Europa, che li ha riportati nei centri di detenzione. Alcuni sono sopravvissuti a naufragi o bombardamenti. Tutti hanno bisogno di sicurezza. Come medico, non posso accettare le loro inutili e prolungate sofferenze. Quanti traumi ancora i leader europei dovranno imporre a queste persone prima che sia trovata una soluzione umana? Cosa deve succedere prima che reagiscano?» ha concluso.

Foto Msf

Foto e video di: Medici senza frontiere e SOS Méditerranée

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