Serie A, aprono Juve e Napoli: quanti rischi a Parma e Firenze
Signori, si apre. Entrano subito le prime, che sul cartello d’ingresso della nuova vetrina della Serie A trovano un segnale di pericolo grosso così: pavimento viscido, rischio caduta. Meglio procedere con cautela; ancora meglio non perdere punti subito in una lotta d’alta classifica mai così agguerrita. Almeno sulla carta. Juve e Napoli, che la settimana prossima si affronteranno a Torino, incrociano in trasferta Parma e Fiorentina. Con pericoli, trappole e incognite di inizio stagione.
‘Vecchia’ Signora
Lo storico nickname della Juve è più calzante che mai. A Parma, h 18, lì dove la rivalità con i bianconeri è quasi elevata a derby extrageografico, si vedranno solo due volti nuovi della squadra edizione 2019-2020: Danilo e Rabiot, con Dybala in vantaggio su Higuain per affiancare Cristiano Ronaldo e Douglas Costa. Non ci sarà nemmeno Maurizio Sarri che, causa polmonite, resterà incollato a tv e telefonino per evitare passi falsi in un Tardini tradizionalmente ostile agli otto volte consecutivi campioni d’Italia.
Napoli e i brutti ricordi viola
Alle 20,45 toccherà al Napoli al ‘Franchi’ dove Sarri, nella versione partenopea, ha perso uno scudetto in cui ormai tutti credevano due stagioni fa. Si torna sul luogo della resa dove ‘Abbiamo perso in albergo’. Sarri dixit dopo quel clamoroso Inter-Juve 2-3 che riabilitò una Juventus sul punto di abdicare al trono. Ricordi spiacevoli, allenatore carico. Ancelotti ha definito da 10 il mercato del suo Napoli. Che accusa un ritardo di 200 milioni dalla Juve per valore della rosa (864 vs 660), sta per prendere Llorente, e non nasconde ambizioni di scudetto a 29 anni dall’ultimo tricolore. Per cullare il sogno, vietato fermarsi. Soprattutto ad inizio percorso quando sul cartello, oltre alla strada sdrucciolevole, viene segnalato un campione in movimento: Franck Ribery. Che partirà dalla panchina per tagliare la strada alla corsa azzura; con Chiesa a supporto e una piazza carica a molla.
Foto di copertina Ansa