Crisi di governo, Cartabia si sfila dalla premiership: «Mio incarico alla Consulta fino al 2020»
La giurista Marta Cartabia, dopo giorni in cui viene indicata come possibile prossimo presidente del Consiglio, mette un freno a questi rumors: «L’incarico alla Corte costituzionale, che mi è stato affidato otto anni fa e che si concluderà nel settembre 2020, richiede grande impegno e responsabilità e intendo portarlo a compimento per il valore che la Costituzione gli attribuisce, per la vita del Paese e soprattutto per quella di ogni singola persona».
Una presa di posizione esplicita, affidata all’agenzia Ansa, che potrebbe essere anche tattica se si pensa a come andò ad altre persone entrate nel toto-nomi, durante la formazione del governo giallo-verde. Non appena l’economista Giulio Sapelli rivelò di essere al centro della trattativa per la premiership il suo nome sfumò.
Cartabia, attuale vicepresidente della Consulta, dichiara dunque di volere portare a termine il proprio mandato di giudice della Corte costituzionale fino al settembre del 2020 e quindi di essere ora indisponibile rispetto a un’ipotesi di incarico a premier.
Durante il secondo giro di consultazioni che inizieranno martedì, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si aspetta dalle forze politiche (in particolare da 5 Stelle e Pd) l’indicazione di un nome per la premiership e di un governo politico in grado di durare. In caso contrario, non ha escluso le elezioni.
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