Mihajlovic, cuore e ferro: guida la squadra a Verona!
Il personaggio, più che altro la forte e spiccata personalità dell’uomo, lasciavano poco spazio ai dubbi, ma Sinisa Mihajlovic è uno talmente tosto da sorprendere sempre. Il suo Bologna esordisce stasera nel nuovo campionato di Serie A e lui, a 30 giorni dall’inizio delle cure per combattere la leucemia, lo dirige allo stadio. Clamoroso, ma vero. Bellissimo. E ora la malattia riceve un altro avvertimento: rischia di fare la fine di chi si metteva in barriera quando Sinisa tirava le sue punizioni alla nitroglicerina. Miha ha lasciato nel pomeriggio l’ospedale Sant’Orsola di Bologna e ha raggiunto l’albergo della squadra a Verona. Nessuno, ad eccezione dei vertici della società, sapeva della graditissima sorpresa. Tuta, cappello e maschera protettiva: Sinisa si è presentato così ai suoi ‘ragazzi’, commuovendoli. Ma ancor prima caricandoli per la sfida contro l’Hellas. L’allenatore serbo dovrà osservare una serie di precauzioni dopo aver passato più di un mese in isolamento quasi totale nel reparto oncologico del Sant’Orsola. Ancora non si sa se Mihajlovic, regolarmente in distinta, dirigerà la squadra dalla panchina o dalla tribuna (via cellulare). In ogni caso si godrà dal vivo la sua squadra, la sua passione. Il suo calcio. E uno, fortissimo, lo tira a una malattia da buttar giù come i birilli terrorizzati in carriera dal suo sinistro feroce.
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Foto di copertina Ansa