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Serie A, Var e arbitri: prima giornata da dimenticare presto. L’analisi

25 Agosto 2019 - 23:21 Redazione
La nuova regola sui falli di mano in area continua ad avere interpretazioni diverse. E infuria la polemica

La tecnologia non sostituirà (per fortuna) mai l’essere umano, ma se l’uomo non le va incontro il margine di errore rischia di abbassarsi di poco: o comunque in maniera non lineare. Lo dimostra l’incipit del campionato di Serie A: nuova regola sul fallo di mano in area, niente volontarietà, ma dopo 90 minuti i dubbi sono secondi solo alle polemiche.

Il rigore fischiato a Zielinski

Zielinski e Samir

Ieri a Firenze, oggi a Udine. Stavolta tocca al Milan arrabbiarsi per il rigore non concesso nella sconfitta (meritata) sul campo dei friulani. ll difensore bianconero Samir tocca con il braccio nella sua area di rigore: non esiste più la volontarietà, c’è il discorso della naturalezza del movimento. Quello di Samir non sembra tale. L’arbitro Pasqua va a controllare, ma conferma: niente rigore.

L’impatto di Samir

Eppure l’episodio, per innaturalezza del movimento, è molto simile a quello che ieri ha spinto l’arbitro Massa (che ha sbagliato assieme al Var anche sul rigore concesso a Mertens) a punire le braccia larghe di Zielinski del Napoli a Firenze. Anche lì episodio rivisto alla Var, ma con concessione del rigore. Cosa c’è di diverso?

Ma Cerri?

La difformità di giudizio, o perlomeno di risultato, è palese. E a peggiorare il quadro, rendendolo ancora più confuso, c’è l’altro episodio chiave della serata. Cagliari-Brescia: i lombardi, che vinceranno 1-0, passano grazie a un rigore di Alfredo Donnarumma causato da un fallo di mano di Cerri. Che colpisce girato (non vale la volontarietà), ma con un braccio non proprio largo. Qui, per l’arbitro, è rigore. Ma quello di Samir, a Udine, con movimento molto meno naturale, non viene fischiato.

Ora, delle due l’una. O tutt’e due. O il nuovo regolamento sul fallo di mano non è chiarissimo. O lo è, ma chi deve applicarlo non lo ha compreso appieno.

I millimetri di Cr7

Nel frattempo, la Var continua a funzionare alla perfezione sui fuorigioco. Quello di Ronaldo a Parma è millimetrico. Giusto fischiarlo, anche per un semino. Ma a fronte della precisione svizzera sugli offside, c’è ancora troppa confusione e non linearità sulla punibilità dei mano in area. Si può migliorare. Anche se l’inizio non è dei più incoraggianti.

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