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Cosa succede ai navigator e al reddito di cittadinanza con la crisi di governo?

26 Agosto 2019 - 06:40 Redazione
Sottoscritte le intese tra Anpal e 16 regioni. Alcuni dei vincitori in Campania hanno annunciato lo sciopero della fame contro Vincenzo De Luca

Tra le 2978 persone che hanno vinto il concorso dei navigator (e che hanno visto il loro nome pubblicato negli elenchi Anpal) ce ne sono alcune più preoccupate di altre dalle evoluzioni della crisi politica e dei rapporti tra Regioni e governo. Sono i navigator selezionati in Campania, la Regione dove sono più numerosi (471) e che oggi protestano davanti alla sede della Regione.

Il governatore Vincenzo De Luca (Pd) non ha firmato la convenzione con Anpal Servizi sostenendo che l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro debba prima stabilizzare tutti i precari che ha al suo interno e poi tutti quelli selezionati per fare i navigator. Alcuni vincitori del concorso vogliono iniziare anche lo sciopero della fame.

L’ultimo incontro dedicato alle intese con le Regioni era avvenuto il 17 luglio, prima della crisi di governo aperta l’8 agosto dal leader leghista Matteo Salvini, e istituzionalizzata una settimana fa. Le convenzioni con Anpal servizi erano state sottoscritte da 16 Regioni (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto).

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio aveva partecipato ad alcune delle giornate di formazione che si sono svolte tra fine luglio e inizio agosto. Se la figura del navigator (assunto con un co.co.co per due anni) non corre rischi con la crisi di governo, essendo il reddito di cittadinanza ormai legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il timore maggiore è quello delle regioni per la gestione di tutti gli aventi diritto che arriveranno nei centri per l’impiego.

Dal 2 settembre partiranno le convocazioni dei percettori del reddito di cittadinanza per la firma del patto per il Lavoro: dovrà essere accettata almeno una delle tre offerte di lavoro che verranno proposte. Resta invece sospesa la situazione dei cittadini extracomunitari, che hanno presentato domanda per il reddito di cittadinanza dopo che l’Inps, con una circolare, ha sospeso le domande di sussidio in attesa di un decreto legge che regoli al meglio la materia. E che il governo gialloverde non ha prodotto.

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