Beppe Grillo, il misterioso post del fondatore M5s: è l’addio al Movimento?
Mentre fuori imperversa la crisi di governo, una difficile trattativa tra Pd e Movimento 5 Stelle per un governo giallorosso, e mentre le – seconde – consultazioni – cominciano al Viminale, Beppe Grillo, comico e fondatore del Movimento 5 Stelle, interviene con un post sul suo blog tra il criptico e il mistico. Una presa di distanza? Una critica a qualcuno, per esempio il capo politico Luigi Di Maio? O addirittura l’annuncio dell’abbandono del Movimento?
«Sbaglio oppure una delle paure più diffuse oggi in Italia è che lei torni in campo, signor Giuseppe?», scrive Grillo, “padre” dell’apertura a un confronto col Pd per evitare le elezioni, dopo che Matteo Salvini ha innescato la crisi di governo l’8 agosto scorso, nonché sponsor della prospettiva di un Conte–bis. Ma Grillo, con “Giuseppe”, non si riferisce al premier dimissionario: si riferisce a se stesso.
«Lei è il lessico, il vocabolario, della politica e del paese a partire dal V-Day. Lei è effetto e causa perfettamente pesati dell’oggigiorno! Ora, faccia rientrare i vaffanculi signor Giuseppe, smetta di interferire e lasci ad ognuno la sua mediocrità. Li lasci lì senza un linguaggio: che la Babele si scateni!», si legge nel post di Beppe Grillo in cui il Garante M5S racconta di un fantasioso incontro con Dio e riporta un suo messaggio.
Il “messaggio” di Dio
«Senza vaffanculi in pratica non c’è sostanza e non si va da nessuna parte», scrive Grillo. «Senza vaffanculi mancano nord e sud, est ed ovest caro Giuseppe! E lei cerca di rinchiudersi nel suo guscio sul mare…. E lei…. dovrà espiare, capisce quello che le dico Giuseppe? Si era messo sul suo palco trapiantato in una piazza a sbraitare di ladri ed economia, di un parlamento con più ladri che a Scampia! Non esistono ladri, non esiste economia, non esiste la democrazia e non c’è nessun Ovest. Esiste soltanto un unico, intrecciato, multivariato dominio dell’avidità…da cosa crede sia mosso il poppante che ciuccia? Dal bisogno forse? No quella è semplice, essenziale, naturale ed ecologica avidità», si legge nel post di Grillo, dal titolo «Ho incontrato Dio».
Post che l’ex comico sceglie di non firmare: è siglato Il Caso. «Lei dovrà espiare o sbraitare ancora ed ancora, perché non esiste una sua versione soft, lei è una macchina da guerra in un mondo senza più guerre… Ed un giorno, i nostri figli, vedranno quel mondo perfetto. Ed ogni noia sarà superata, ogni angoscia tranquillizzata, ogni tormento stroncato sul nascere. Nessuno ascolterà nessuno, lo è stato sin da quando l’uomo è uscito dal magma. E lei ha osato interferire con queste leggi primordiali con i suoi vaffanculi, generando rischiose differenze, visibili contraddizioni, fiducioso di un uomo affrancato dalla natura».
«Perché io», chiede Grillo a Dio. «Ma perché lei è un artista signor Beppe, si occupa di entertainment, come la musica negli ascensori decide ogni giorno un motivetto. Ed io la restituirò a quel sistema di cui sbraita come un essere demoniaco appartenente alla mitologia con una sola pretesa, quella di diffondere questo Vangelo», si conclude il post.
In copertina foto beppegrillo.it
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