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Onda giallorossa, il Pd studia l’alleanza con il M5S per le regionali: l’apertura in Emilia Romagna

Ad aprire è il segretario regionale del Pd. E il sindaco di Firenze Dario Nardella sembra fargli eco

Nelle ore in cui il governo giallorosso sembra vicino a vedere la luce, già un’altra alleanza potrebbe nascere fra qualche mese: quella, sempre fra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, per le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna. A prospettarla è il segretario regionale Pd Paolo Calvano.

Se si trovasse un accordo, la notizia avrebbe del clamoroso. Non soltanto perché Bibbiano, la cittadina teatro della vicenda giudiziaria relativa a reati commessi nell’iter di affidi di minori, che ha coinvolto anche il sindaco del Partito Democratico, e che soltanto poche settimane è stata il simbolo dell’alterità del Movimento al partito guidano da Nicola Zingaretti, si trova appunto in Emilia Romagna, ma anche perché ricorrere a un’alleanza per il Pd vorrebbe dire ammettere di non poter competere da solo con il centrodestra nella più rossa fra le regioni rosse.

Ma non è soltanto Calvano a caldeggiare il primo patto elettorale fra democratici e pentastellati. Anche Dario Nardella, sindaco di Firenze, a latere di un commento sulla nascita del governo giallorosso, a la Repubblica, rispondendo a una domanda appunto su possibili intese Pd-M5s anche a livello locale, ha dichiarato: «Non lo escluderei. Anche se mi sembra prematuro parlarne. Certo più il governo nuovo nascerà su un patto chiaro, più sarà facile trarne vantaggio a livello locale. Andiamo per tappe. Prima una soluzione nazionale, poi potremo parlare con tranquillità anche delle regionali».

Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, che molti indicano come futuro vicepremier del Conte bis, sembra non chiudere. Alla stessa domanda sulle possibile intese sui territori con il Movimento 5 Stelle ha commentato lapidario: «Non mettiamo il carro davanti ai buoi».

Dal campo del centrodestra è il neo sindaco leghista di Ferrara Alan Fabbri, uomo di punta di Matteo Salvini in Emilia-Romagna e candidato alla guida della Regione nel 2014, che ostracizza il nuovo, possibile matrimonio: «Si parla di tentativi di avvicinamento a livello regionale tra il M5s e il Pd, pur di non far vincere il centrodestra, in Assemblea legislativa, in Regione, ci sono sempre state tante diatribe tra loro ma, con quello che sta capitando a Roma, può succedere di tutto e sinceramente è veramente triste». E aggiunge: «Comunque se si alleassero per le regionali, l’elettorato si ribellerà».

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