Un candidato a sorpresa per la Commissione Ue (ma è sempre stato sulla scena in questi giorni)
Va in parallelo con la difficile composizone della squadra di governo, ma la scelta del membro italiano della Commissione Europea è una partita separata. Parliamo di una poltrona importante, quella di commissario alla concorrenza. Se non fosse caduto il governo gialloverde già oggi vedremmo a Bruxelles il volto sempre sorridente di Gian Marco Centinaio, il senatore pavese, ministro dell’agricoltura, che Salvini aveva preallertato.
Invece la crisi ha azzerato tutto, e ora a scegliere sarà la nuova maggioranza. Una delle cose chiarite fin dal primo incontro tra Di Maio e Zingaretti (come scrisse Open) è che se avesse accettato Conte il posto in Europa sarebbe andato al Pd. E così sarà. Sulle prime il nome fatto fu quello di Paolo Gentiloni, che però preferirebbe il ministero degli esteri.
Poi è circolato quello di Gualtieri, appena ripescato al parlamento di Strasburgo, ma anche di un supermanager internazionale, tipo Colao. Ma la candidatura forte che si sta facendo strada (e d’altronde si parla di un ciclista) è quella di Graziano Delrio, attuale capogruppo alla Camera, che sta gestendo insieme al suo collega al Senato Marcucci tutta la trattativa sul programma di governo.
Delrio, con un curriculum ampio (sindaco di Reggio Emilia, presidente dell’associazione dei Comuni Italiani, ministro delle autonomie con Letta, sottosegretario alla presidenza del consiglio e poi ministro delle Infrastrutture con Renzi e poi con Gentiloni) è uno dei deputati Pd più stimati e meno divisivi all’interno del partito. Qualcuno, scherzando ma non troppo, lo indica come l’unico ex renziano che non è diventato antirenziano…
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