Lo strafalcione di Zingaretti “alla Di Maio”: lo sfottò sui social, è il segnale dell’intesa?
Sono ore concitate per la creazione del nuovo governo tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico guidato dal premier incaricato Giuseppe Conte. Riunioni, programmi, totonomi, consultazioni, interviste e annunci social. E in questo scenario è possibile che sfugga una parola di troppo, o si cada davanti alle regole della grammatica italiana.
Ma se per lungo tempo la “congiuntivite” ha colpito spesso il capo politico del M5s Luigi Di Maio, a fargli compagnia ci ha pensato il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che recentemente in un tweet ha scritto: «Noi vogliamo un governo che rimette i soldi nelle tasche degli italiani».
Ed è così che in risposta all’esponente dem si son scatenati gli utenti dei social, che hanno ironicamente attribuito la défaillance grammaticale alla frequentazione politica del segretario con l’esponente pentastellato.
«Si vede che da che frequenta Di maio ha imparato i congiuntivi #rimetta», scrive Alessia. «È l’effetto Di Maio… RIMETTA!», risponde Gianmaria. «Sbagliare i congiuntivi serve x integrarsi con Di Maio?», chiede Mauro. E se qualcuno fa notare che «A congiuntivi si è in perfetta sintonia», altri richiedono al dem di rimettere sì i soldi nelle tasche degli italiani, ma di rimettere al centro anche i libri di grammatica.
Zingaretti e Di Maio, sarcasticamente, non sembrano dunque solo alleati politici in virtù della creazione del governo giallorosso, ma altresì alleati cobelligeranti contro i libri di grammatica italiana.
Ma i due esponenti, parallelamente al superamento delle ardue prove grammaticali, dovranno riuscire a far fronte agli attacchi furenti delle opposizioni e di Matteo Salvini, che dopo aver innescato la crisi nella speranza di un voto anticipato, dovrà fare i conti con la nuova maggioranza. Fiducia del Parlamento permettendo.
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