Inghilterra, migliaia in piazza contro la Brexit. A Londra i manifestanti si radunano a Downing Street
Decine di manifestazioni sono state organizzate oggi in tutta la Gran Bretagna contro la decisione del premier, Boris Johnson, di sospendere il Parlamento nei giorni decisivi per il destino della Brexit, un golpe secondo l’opposizione.
Da Londra ad Aberdeen, in Scozia, passando per Belfast in Irlanda del Nord e Swansea in Galles: sono trenta le manifestazioni organizzate con gli slogan «fermare il golpe» e «difendere la democrazia», organizzate dall’associazione contraria alla Brexit «Un’altra Europa è possibile».
#StopTheCoup https://t.co/i5Ul9CwzFq
— STOP BREXIT NOW 🇪🇺 #RevokeA50 #FBPE (@enoughofbrexit) August 31, 2019
Il raduno più importante è quello cominciato a mezzogiorno (le 11 in Italia) nella capitale britannica, di fronte alla residenza del premier al 10 di Downing Street. Nel frattempo, la petizione online contro la sospensione dei lavori di Westminster ha superato 1,6 milioni di firme.
“This is just the beginning…”
— Our Future, Our Choice (@OFOCBrexit) August 28, 2019
What an incredible speech from @OwenJones84. We will #StopTheCoup. pic.twitter.com/ZJrAXCMuuW
La decisione di BoJo di fermare i lavori parlamentari dalla seconda settimana di settembre al 14 ottobre, due settimane prima della Brexit in agenda per il 31 ottobre, ha suscitato indignazione nel Regno Unito.
Lo scopo delle proteste è «costringere il governo a cambiare rotta», ha dichiarato Michael Chessum, portavoce dei manifestanti che si attende la partecipazione di “centinaia di migliaia” di persone.
Il movimento Momentum, ala sinistra del partito Laburista, il principale gruppo di opposizione, ha anche chiesto di «occupare ponti e di bloccare le strade».
“This is just the beginning…”
— Our Future, Our Choice (@OFOCBrexit) August 28, 2019
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In copertina proteste contro la Brexit a Westmister, Londra. EPA/Will Olivier
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