Texas, spara all’impazzata contro i passanti: 5 morti. E da oggi ammesse le armi in chiese e sinagoghe
5 morti e 20 feriti. Questo il bilancio di una sparatoria in Texas, a Odessa, a opera di un 30enne bianco – come afferma la polizia nel corso di una conferenza stampa – che ha prima rubato un furgone postale e poi ha cominciato a sparare, con un fucile calibro 223, verso alcuni passanti nei pressi di un centro commerciale (i primi colpi sono stati rivolti all’agente di polizia che lo aveva fermato per un controllo stradale). Tra i feriti c’è anche un bambino di poco più di un anno e mezzo.
Killer ucciso dalla polizia
Per il killer, invece, la fuga è durata poco: scappato verso Midland lungo una strada statale, è stato intercettato dalle forze dell’ordine nel parcheggio di un cinema dove, forse, sarebbe voluto entrare per compiere una nuova strage. Lì è stato ucciso dalla polizia (che intanto non conferma la presenza di un complice). Prima della cattura, era scattato l’allarme generale al punto che gli studenti del campus dell’Università del Texas Permian Basin erano stati invitati dalla Polizia a non uscire dalle stanze e a non aprire a nessuno.
Da oggi più armi in Texas
Nonostante le recenti stragi in Texas, entrano in vigore da oggi 1 settembre le norme che consentono l’ingresso delle armi anche in chiese e sinagoghe, a meno che queste non lo vietino esplicitamente. Previste anche più armi nelle scuole e sulle proprietà in affitto.
Le reazioni
«Dobbiamo agire. L’America è stanca». Così Kamala Harris, la candidata democratica alla Casa Bianca. Questo «è il momento di agire contro la violenza con le armi da fuoco in questo paese» ha detto, invece, il candidato democratico della Casa Bianca ed ex sindaco di San Antonio, Julian Castro. «Ora basta. Texas, il mio cuore è con te. America, dobbiamo agire» ha tuonato il candidato democratico alla Casa Bianca, Pete Buttigieg. «Sono arrabbiato. Settimane dopo l’orrore di El Paso un’altra comunità del Texas è terrorizzata dalla violenza da armi da fuoco. Dobbiamo mettere fine a questa epidemia» è, infine, il commento di Joe Biden.
Foto in copertina: Ansa – di repertorio