Grillo non molla il timone M5s, l’ultimo colpo a Di Maio: «Basta coi punti, cogli il cambiamento». E incorona Conte
A poche ore dal voto su Rousseau, previsto per martedì 3 settembre dalle 9 alle 18, torna a farsi sentire Beppe Grillo che, cripticamente, chiede ai suoi di dare il via libera alla creazione dell’alleanza M5s – Pd guidata dal premier incaricato Giuseppe Conte.
Dopo il video in cui sprona il Partito Democratico e il MoVimento a cogliere l’occasione unica di «compattare i pensieri e di sognare a 10 anni», criticando non troppo implicitamente il capo politico del M5s Luigi Di Maio, il fondatore dei grillini torna all’attacco di Di Maio e chiede ai pentastellati di dare il proprio beneplacito alla nascita dell’alleanza giallorossa dalle pagine de Il Fatto Quotidiano.
Grillo, l’uno e trino. Per un terzo eufemisticamente «infuriato» con Luigi Di Maio «che raddoppia i punti di programma come alla Standa» e «ancora stupefatto per l’incapacità di cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose», mentre per un altro terzo il fondatore del M5s si fa «contenitore di tutti gli umori presenti» nel MoVimento e non.
Il restante e ultimo terzo di Grillo si fa megafono della stanchezza del premier incaricato Conte che, nel suo essere «una persona eccezionale perché capace di rimanere normale», sembra essere in grande difficoltà nel far collimare le parti tra M5s e Pd, a causa – secondo Grillo – di una più generica «depressione, dell’incapacità di cogliere con ironia quello che ti capita e della brama di potere».
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