Eleonore, la Guardia di Finanza notifica il sequestro. La nave arrivata a Pozzallo: i migranti potranno sbarcare
La Guardia di Finanza è a bordo della nave Eleonore. Con un’operazione condotta insieme alla Capitaneria di Porto, i militari hanno notificato il divieto di ingresso in acque italiane già comunicato via radio.
Il sequestro
Verificata la violazione, la Sezione operativa navale di Pozzallo ha raggiunto con due motovedette la Eleonore e ne ha preso il controllo sottoponendola a sequestro amministrativo cautelare. Attorno alle ore 12,30 l’imbarcazione è giunta al porto di Pozzallo. I migranti potranno adesso sbarcare.
La decisione di violare il blocco
La nave della Ong tedesca Lifeline, con a bordo 104 migranti, aveva deciso di rompere gli indugi forzando l blocco navale imposto dal decreto Sicurezza bis e firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e da quelli di Infrastrutture e Difesa Toninelli e Trenta: l’imbarcazione è entrata in acque territoriali italiane e stava facendo rotta verso il porto di Pozzallo.
La situazione a bordo
La nave era da otto giorni in attesa di una soluzione da parte del governo tedesco al largo delle coste maltesi. A far scattare la decisione di puntare la prua verso le nostre coste è stata la dichiarazione dello stato di emergenza a bordo: per il capitano della nave Klaus Peter Reisch, considerate le dimensione ridotte dell’imbarcazione, i naufraghi erano costretti a dormire sul ponte e a legarsi per non cadere fuoribordo. Le condizioni del mare in tempesta non rendevano più la situazione non più gestibile.
L’appello dell’Ong
Con un tweet, la Ong ha allora chiesto il sostegno della popolazione del comune del Ragusano. Si legge nell’appello: «Sarebbe bello se alcune persone e avvocati fossero a Pozzallo per incontrare l’equipaggio».
Condizioni politiche mutate?
A suggerire che le cose sarebbero potute andare in modo diverso è stata la notizia del prossimo sbarco di 29 migranti soccorsi dalla nave della Marina militare Cassiopea.
A bordo «5 nuclei familiari, 5 adulti maschi, 5 adulti donne e 19 minori probabilmente accompagnati», ha spiegato il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna.
Il commento di Salvini
Ma non si è fatto attendere il commento del ministro dell’Interno Salvini che, anche in quelle che potrebbero essere le sue ultime ore al Viminale, ribadisce la linea della fermezza: «Leggi e confini vanno rispettati. Se qualcuno pensa di fregarsene senza conseguenze ha sbagliato di grosso e ha sbagliato ministro: faccio e farò di tutto per difendere l’Italia».
Zingaretti: «Necessaria svolta radicale»
Il segretario del Partito Democratico con una nota chiarisce la posizione dei dem sul tema della chiusura dei porti in rapporto alla nascita del governo M5S-Pd: «Quanto sta avvenendo in queste ore nel Mediterraneo, tra sbarchi continui sulle nostre coste e divieti disumani, conferma che le politiche in materia di immigrazione di questi mesi non hanno risolto nulla».
«Torno a chiedere al Presidente Conte – continua Zingaretti – di affrontare immediatamente la situazione delle persone bloccate in mare in condizioni di emergenza umanitaria e, ovviamente, continuiamo a chiedere che ci si prepari a una svolta radicale nelle politiche su questi temi».
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