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Prove di intesa Pd-M5s, il 18enne dell’Assemblea dem risponde a Grillo: «Dacci una mano tu» – Video

02 Settembre 2019 - 07:54 Redazione
Il più giovane esponente dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico risponde al video-appello del fondatore del M5S

Con un video sul suo blog, Beppe Grillo si era rivolto ai giovani del Partito Democratico per aprire una nuova fase e aprire la strada all’alleanza del governo giallorosso. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, considerato insieme a Matteo Renzi fra i “padri” dell’esecutivo nascente aveva detto: «Basta, basta, io mi rivolgo al Pd, alla base, ai ragazzi. Sarete contenti, è il vostro momento questo, il vostro momento. Abbiamo un’occasione unica. Non si riproporrà più così. Cerchiamo di compattare i pensieri, di sognare a 10 anni».

A rispondere al comico, sempre con un video, dalla sua pagina Facebook, è Giovanni Crisanti il giovane membro dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico. Crisanti, che ha 18 anni, dichiara: «Beppe Grillo chiedi ai ragazzi Pd collaborazione. Da membro più giovane dell’Assemblea Nazionale ti dico, ci siamo. Serve serietà. Non sgambetti».

«Non so se l’euforia – continua Crisanti – sia il modo migliore per affrontare questo momento, penso che sia la serietà». Il giovane, dopo aver elencato i problemi non risolti dal governo giallo-verde, chiarisce che il «Pd c’ha messo la faccia ed è stato anche disposto a prendersi la targhetta dell’incoerenza, perché siamo stati molto in disaccordo sui molti temi negli ultimi anni e sarebbe anche ipocrita nasconderlo».

«Ma abbiamo detto “lo facciamo” – prosegue Crisanti – perché c’è l’occasione di lavorare a un’Italia a 10 anni, perché c’è un programma condiviso e possiamo iniziare con una politica di collaborazione, in cui per la prima volta due forze politiche completamente diverse fanno un programma che possibilmente duri a differenza di quanto è successo ultimante per il bene dell’Italia». E chiosa, sempre rivolgendosi a Grillo: «Dacci una mano tu, siamo disposti a collaborare, a metterci la faccia, però dateci una mano tu».

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