Test di medicina, cultura generale il vero scoglio. E il 15% ha copiato – L’indagine
È dura: il quiz da superare per essere ammessi al corso di laurea in Medicina od Odontoiatria è tra i più sentiti dagli studenti italiani e il test di medicina fa sempre discutere.
Un campione di 100 studenti a cui Skuola.net ha sottoposto un questionario a fine test, ha restituito una fotografia di quello che è successo nelle aule dove, il 3 settembre, 68mila aspiranti matricole hanno affrontato la prova che consegnerà la prospettiva del camice bianco a 11.658 futuri medici.
Cultura generale, che fatica
Quest’anno le domande di cultura generale sono passate da due a 12. Ed è stato lo scoglio più grande per i candidati: il 30% di loro ha trovato nell’imprevedibilità di queste domande la parte più difficile dell’intero test. Al secondo posto in quanto a complessità, le domande di chimica (secondo il 22% degli intervistati). Al terzo posto, ex aequo, matematica e fisica (19%) e biologia (19%). I quesiti di logica, con il 10% delle risposte, sono risultati i meno ardui dei quiz.
Una (dura) sorpresa
Niente da fare: i libroni di simulazioni, trucchi e consigli per ottenere un ottimo risultato ai test di medicina si sono rivelati inadeguati. Il 62% delle aspiranti matricole intervistate ha sostenuto che il test del 3 settembre è stato più ostico di qualsiasi simulazione fatta durante lo studio estivo. Per il 26% dei ragazzi, invece, l’esame di ammissione si è dimostrato in linea con le aspettative della vigilia. Solo il 12% degli intervistati lo ha trovato, invece, più semplice delle attese.
Occhio a chi copia
Il campione del sondaggio del sito specializzato in scuola e università ha dichiarato che il 68% delle commissioni che hanno vigilato sullo svolgimento del test, si sono mostrate intransigenti. Il 24% dei candidati, invece, ha constatato un’attenzione altalenante nelle commissioni. L’8% ha confessato di aver trovato commissari distratti. Ma il dato cozza con un 15% di ragazzi che ha ammesso di aver copiato alcune risposte. E le fonti non sono soltanto i vicini di banco: c’è chi ha dichiarato nel questionario di essere riuscito a leggere le risposte esatte dagli smartphone e da fogli di appunti portati da casa.
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