Lagarde: «La Bce deve parlare ai cittadini, non ai mercati»
Christine Lagarde, futura presidentessa della Bce, vuole che i cittadini europei capiscano le politiche monetarie europee, non «gli operatori del mercato, che già conoscono benissimo il nostro linguaggio». L’ha affermato rispondendo alle domande degli eurodeputati in audizione al Parlamento Ue: «Una delle mie priorità sarà rafforzare il ponte con le persone».
« Ero presidente (del Fmi, ndr) quando Draghi disse ‘will do whatever it takes within our mandate, and I believe it will be enough‘», ha aggiunto l’avvocatessa francese, la cui nomina è stata una scelta di continuità con l’operato di Mario Draghi, in riferimento al Quantitative Easing: «Spero di non dover mai dire una cosa simile perché significherebbe che gli altri policymaker non stanno facendo quello che dovrebbero».
Lagarde si è anche mostrata prudente rispetto all’idea che le politiche monetarie possano rappresentare una soluzione, dicendosi comunque favorevole a una politica accomodante: «L’impatto delle misure non convenzionali, per continuare ad essere positivo, dovrà basarsi su analisi costi-benefici. Bisogna essere vigili».
Secondo la futura presidentessa, «La Bce deve fare un inventario» delle misure «e riflettere se il quadro di politica monetaria è sufficientemente solido per far fronte alle nuove sfide». Lagarde si è anche espressa favorevolmente rispetto alla nomina di Roberto Gualtieri, deputato UE del Pd, come possibile nuovo ministro dell’economia in Italia: «Sarebbe un bene per l’Italia e dell’Europa».
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