Per il vignettista 5s Marione un incarico dalla Raggi: tour nella scuole su legalità e civismo (a titolo gratuito)
Il vignettista Mario Improta, in arte “Marione”, da sempre vicino al M5s ha ricevuto un incarico della durata di sei mesi dal Comune di Roma, e sottoscritto ovviamente dalla prima cittadina Virginia Raggi.
Marione, si legge nel disciplinare d’incarico sul sito del Comune, collaborerà a titolo gratuito «in ordine allo sviluppo di innovativi modelli informativi anche attraverso l’utilizzo del linguaggio e dei mezzi espressivi propri della fumettistica, per promuovere fra gli studenti degli istituti scolastici romani la cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile».
Il personaggio
Nato a Reggio Calabria nel 1972 e romano d’adozione, con un passato in Rai – prima come conduttore e poi come filmaker – Marione si è distinto per aver portato sul web vignette risultate controverse per temi e toni non sempre apprezzati nemmeno dal suo pubblico.
Ha da subito espresso una certa sintonia con il Movimento Cinque Stelle cosa che lo ha portato ad essere criticato per il suo stile troppo “prono” verso la politica pentastellata nonostante il ruolo di vignettista satirico.
A gennaio del 2018 era stato uno degli esclusi eccellenti dalle parlamentarie a Cinque Stelle, le elezioni online per stilare le liste di candidati in vista delle politiche del 4 marzo 2018.
L’ultima trovata per dare risalto al lavoro e alla dedizione di Improta era stata una petizione lanciata dal suo pubblico su Change.org e rivolta al direttore di Rai2, Carlo Freccero, per chiedere un programma di informazione sulla Rai diretto proprio dal vignettista.
La soglia da raggiungere perché la petizione andasse in porto era di 1.500. Gli utenti erano riusciti a raccoglierne 1.413.
Le polemiche
Al netto dei suoi lavori – apprezzati e non – ciò che ha segnato la carriera di Marione era stata soprattutto la bagarre scoppiata per alcuni suoi tweet durante le parlamentarie. Il vignettista in quell’occasione lanciava insulti contro l’allora presidente della Camera, Laura Boldrini, e contro l’ex ministro dem Maria Elena Boschi.
«Non ricordo quei commenti. Potrebbero aver modificato gli screenshot che girano. Non penso quello cose, però sono sincero, non sopporto davvero Boldrini e Boschi», aveva dichiarato in un’intervista.
Fatto sta che uno dei suo due account su Twitter era prima stato sospeso e in seguito eliminato. Come ulteriore giustificazione Marione si era rifugiato in una dimenticanza, aveva ipotizzato una modifica delle sue affermazioni.
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