Venezia, Leone d’Oro a Joker, Marinelli miglior attore. Tutti i vincitori della Mostra del Cinema
È Joker di Todd Phillips a conquistarsi il Leone d’Oro, l’ambita statuetta della Mostra del Cinema di Venezia. Il film racconta la storia di Arthur Fleck, attore comico, ormai fallito che vaga per le strade di Gotham City iniziando una lenta e progressiva discesa negli abissi della follia. Il suo destino sarà quello di diventare uno tra i peggiori criminali esistenti.
Niente statuetta d’oro per Martin Eden di Pietro Marcello, che però funge da palcoscenico per Luca Marinelli, il brillante attore romano che batte Joaquin Phoenix e vince la Coppa Volpi per il miglior attore. «Dedico il premio a tutte le persone in mare che salvano le persone che fuggono da situazione inimmaginabili», ha detto Marinelli. «Grazie anche per evitare di fare una figura pessima con noi stessi. Viva l’umanità e viva l’amore».
Loro c’hanno Joker.
— Alessandro Borghi (@AleBorghi_) September 7, 2019
Noi Luca Marinelli.
❤
La Coppa Volpi per la migliore attrice protagonista va invece a Ariane Ascaride per il film Gloria Mundi del regista francese Robert Guédiguain.
Roman Polanski, regista di J’accuse, vince il Gran premio della Giuria. Non essendo a Venezia, il premio è stato ritirato l’attrice e moglie del regista Emmanuelle Seigner.
I premi principali
- Il premio “Marcello Mastroianni” dedicato al miglior attore emergente è stato assegnato a Toby Wallace per il film Babyteeth di Shannon Murphy (Australia)
- Il premio speciale della giuria andato a La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco (Italia). Assente il regista, il premio è stato ritirato dal produttore
- Il premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato a Yonfan per il film animato Ji yuan tai qi hao (n.7 Cherry Lane)” (Hong Kong SAR, Cina)
Sezione Orizzonti
La Giuria internazionale è presieduta da Susanna Nicchiarelli. Questi i premi assegnati:
- Miglior Film: Atlantis di Valentyn Vasyanovych
- Miglior Regia: Théo Court per Blanco En Blanco
- Miglior Sceneggiatura: Jessica Palud, Philippe Lioret, Diastème per Revenir di Jessica Palud
- Premio Speciale: Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
- Miglior Cortometraggio: Darling di Saim Sadiq
- Miglior Interpretazione Maschile: Sami Bouajilaper Bik Eneich per Un Fils di Mehdi M. Barsaoui
- Miglior Interpretazione Femminile: Marta Nieto per Madre di Rodrigo Sorogoyen
Gli altri premi
Tre i premi assegnati nella categoria Venice Virtual Reality. Il primo premio è andato alla miglior storia raccontata grazie alla realtà virtuale ed è stato assegnato a Joel Kachi Benson per Daughters of Chibok (Nigeria). Il secondo premio, assegnato invece all’opera che ha sfruttato al meglio le opportunità della realtà virtuale, è stato assegnato a Ricardo Laganaro per A linha (Brasile) mentre il terzo e ultimo premio è andato a Cèline Tricart per The Key (Usa).
Assegnati in apertura della cerimonia anche i premi Venezia Classici. Il primo, dedicato al miglior documentario sul cinema, è stato assegnato a Babenco – Algue’m tem que ouvir o coracao e dizer: Parou per la regia di una emozionatissima e commossa fino alle lacrime Bàrbara Paz che dal microfono ha urlato «lunga vita alla libertà di espressione, lunga vita al cinema». Il secondo, dedicato al miglio restauro, è andato a Extase (Estasi) di Gustav Machat.
Premiato con il “Leone del Futuro – Premio Opera Prima (Luigi De Laurentis)” dal presidente della giuria della 76esima Mostra del Cinema di Venezia Emir Kusturica il film You will die at 20 di Amjad Abu Alala.
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Foto copertina: Twitter