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‘Ndrangheta, inchino davanti al fratello del boss durante la processione della Madonna di Polsi a Ventimiglia

12 Settembre 2019 - 07:47 Redazione
inchino ventimiglia
inchino ventimiglia
Da quattro anni la processione si tiene anche a Ventimiglia su richiesta di un gruppo di fedeli calabresi

I carabinieri hanno aperto un’indagine per verificare se, a Ventimiglia, sabato scorso ci sia stato il cosiddetto “inchino” durante la processione della Madonna di Polsi. A denunciare la vicenda è stato il referente ligure della Casa della Legalità, Christian Abbondanza, secondo cui la processione si sarebbe fermata una volta arrivata davanti a Carmelo Palamara (fratello di Antonio, deceduto anni fa e ritenuto boss della ‘ndrangheta a Ventimiglia), che era seduto su una panchina insieme alla moglie.

La Diocesi indaga

«Se emergeranno comportamenti non opportuni, o peggio degli abusi della liturgia avvenuti all’insaputa di chi celebrava, si adotteranno gli opportuni provvedimenti canonici perché sia sempre più chiaro il senso spirituale e pastorale di questa celebrazione, in netta contrapposizione a ogni forma di strumentalizzazione», queste le parole della diocesi di Ventimiglia-Sanremo.

Anche il sindaco di Ventimiglia prende le distanze. Gaetano Scullino, infatti, ha fatto sapere di non aver partecipato alla celebrazione religiosa «perché ritengo inopportuno festeggiare la Madonna di Polsi, che nulla ha a che vedere con le nostre tradizioni religiose. Sentire parlare – dice al Corriere – di un inchino, ammesso che ci sia stato, è grave e inconcepibile».

La Madonna di Polsi a Ventimiglia

Da quattro anni la Madonna di Polsi – associata dalla criminalità calabrese alle riunioni della ‘ndrangheta che sull’Aspromonte, in Calabria, sancirono nuove affiliazioni e strategie criminali – si celebra anche a Ventimiglia «su richiesta di un gruppo di fedeli che desiderano mantenere il legame spirituale con la pietà popolare della propria terra d’origine».

«La diocesi vigila che nessuna norma liturgica o canonica sia violata. Se vi sono stati abusi, cosa che ferirebbe gravemente la comunità cristiana e la fede, l’indagine dei carabinieri che è stata aperta non potrà che far luce su quanto accaduto».

Le cosche in Liguria

Il consiglio comunale di Ventimiglia venne sciolto nel 2012 per infiltrazioni della ‘ndrangheta; nel 2017 la Direzione investigativa antimafia segnalava la presenza delle cosche in Liguria e soprattutto nella provincia di Imperia.

Foto in copertina: Ansa

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