Gli “Amanti di Modena” sono in realtà due uomini
Due persone sepolte nella stessa tomba, mano nella mano. Quando nel 2009 vennero ritrovati i resti di una coppia in una necropoli modenese di epoca tardo-antica, divennero subito gli “Amanti di Modena”. I ricercatori dell’Università di Bologna hanno ora aggiunto un ulteriore tassello al ritrovamento: entrami i corpi erano di sesso maschile.
Forse davvero amanti come si pensava, forse due fratelli, o forse due soldati. La scoperta del sesso è stata possibile grazie a un’innovativa tecnica, attraverso la quale si può comprendere il sesso di un individuo tramite particolari proteine contenute nello smalto dei denti.
Turns out famed skeletons of ‘Lovers of Modena’ were both dudes https://t.co/r29PmKakVi pic.twitter.com/5FC5A7P9kv
— New York Post (@nypost) 12 settembre 2019
L’ipotesi dei soldati
«Pensiamo che la sepoltura degli “Amanti di Modena” rappresenti una espressione volontaria di impegno reciproco», hanno spiegato i ricercatori nell’analisi pubblicata su Scientific Reports, del gruppo Nature.
Ad avvalorare l’ipotesi che i due corpi possano appartenere a due soldati c’è il fatto che i resti furono rinvenuti circondati da numerosi altri corpi che portavano ferite. La necropoli, dunque, poteva essere dedicata a soldati e persone morte durante la guerra.
Per ora si tratta solo di una supposizione: se fossero amanti, due compagni di armi o fratelli morti insieme nei combattimenti non è chiaro. Queste ulteriori scoperte, comunque, potrebbero provocare un’importante svolta «nella nostra comprensione delle pratiche funerarie della fine dell’era antica in Italia».
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