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Savoini, le consulenze da Ferrovie Nord e Regione Lombardia

13 Settembre 2019 - 19:46 OPEN
Subito dopo lo scandalo dei soldi russi alla Lega, è sembrato che il Carroccio volesse prenderne le distanze da Savoini, ora emerge che l'uomo avrebbe ricevuto dalla Regione Lombardia, a guida leghista, uno stipendio da 4 mila euro al mese

Una trattativa da 65 milioni di dollari, un uomo a contrattare per la Lega, Gianluca Savoini. Dopo lo scandalo dei fondi russi, è sembrato che il Carroccio cercasse di prendere le distanze dal presidente dell’associazione Lombardia-Russia, ma i suoi legami con la Lega sono stati sin da subito evidenti. Ora un’inchiesta dell’Espresso svela che avrebbe percepito nello scorso anno uno stipendio di più di 4 mila euro al mese dalla Regione Lombardia, a guida leghista.

«Savoini chi?»

«Non l’ho invitato io», diceva Matteo Salvini subito dopo la pubblicazione degli audio di BuzzFeed, «non è una persona della Lega, non è un parlamentare, non ha nessun ruolo ufficiale», aggiungeva il presidente della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi. Allo scoppio dello scandalo dei Fondi russi alla Lega, il Carroccio ha cercato di prendere le distanze da Gianluca Savoini, per poi tornare sui propri passi: «Savoini lo conosco da 25 anni», diceva il leader leghista lo scorso luglio. Di sicuro, Savoini lo conoscono bene i vertici della Regione Lombardia, governata dal leghista Attilio Fontana. Visto che ha ricevuto dal Pirellone, nell’ultimo anno, uno stipendio di più di 4mila euro al mese. A rivelarlo la nuova inchiesta dell’Espresso, in edicola domenica 15 settembre.

Uno stipendio da 4mila euro al mese

Secondo il settimanale, Savoini avrebbe ricevuto, tra giugno 2018 e luglio 2019, 2.600 euro al mese da Ferrovie Nord Milano Spa (società quotata in borsa di cui il 57% è in mano alla Regione, il 14% a Ferrovie dello Stato e il restante a Anima Sgr); 1.875 euro dal Consiglio regionale della Lombardia come vicepresidente del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni). Uno stipendio, pagato dagli italiani, per non meglio precisate «consulenze». L’Espresso ha chiesto maggiori informazioni a Ferrovie Nord Milano Spa per capire il ruolo di Savoini. «Per prassi aziendale Fnm non fornisce informazioni e/o commenti sui propri rapporti contrattuali». Questa è stata la replica. Per quanto riguarda la vicepresidenza di Corecom Lombardia, Savoini ha ottenuto l’incarico a settembre 2018, su proposta della Lega. Dunque non proprio un personaggio di secondo piano nelle fila del Carroccio. Savoini finisce così per incassare più di 4mila euro al mese di soldi pubblici, dunque pagato dagli italiani. Nello stesso periodo avrebbe contrattato finanziamenti russi per il Carroccio. I sei uomini (tre russi e tre italiani) si sarebbero incontrati al Metropol, a Mosca, a ottobre 2018, quando Savoini riceveva già da diverse settimane soldi pubblici per incarichi che gli sono stati conferiti dalla Lega.

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