I film italiani candidati agli Oscar, ecco i trailer della cinquina che punta a Hollywood – Video
L’appuntamento per il red carpet più atteso nel mondo del cinema è ancora lontano. La prossima serata degli Oscar è in calendario per il 9 febbraio 2020, appuntamento, come sempre, al Dolby Theatre di Hoolywood, California. Con largo anticipo, l’Italia si sta già preparando per cercare di strappare la statuetta più ambita fuori dagli Stati Uniti: quella per il miglior film straniero.
Per ottenere almeno una nomination in questa categoria, ogni anno l’Anica seleziona un film da presentare alla giuria degli Academy Awards. Il giudizio dell’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali è quindi il primo step da superare per aspirare a questo riconoscimento, ottenuto 11 volte da un film italiano.
Il primo, ufficiale, è stato assegnato nel 1957 a La strada di Federico Fellini. L’anno dopo il regista, padre del Neorealismo, riesce a replicare la vittoria con Le notti di Cabiria, e poi ancora nel 1964 con 8½ e nel 1975 con Amarcord. L’ultimo Oscar al migliore film straniero assegnato a un italiano è stato vinto nel 2014 con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino.
Per presentarsi all’Anica, e sperare di essere scelti, basta un’autocandidatura. Quest’anno sono stati cinque i film che si sono proposti per rappresentare il cinema italiano alla 92° edizione degli Academy Awards.
Martin Eden, di Pietro Marcello
Grazie alla sua interpretazione in questa pellicola, l’attore Luca Marinelli ha vinto la Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia, il premio che viene assegnato alla migliore interpretazione maschile.
La paranza dei bambini, di Claudio Giovannesi
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Roberto Saviano e racconta la storia di un gruppo di adolescenti a Napoli che decide di farsi strada nel mondo della criminalità organizzata. Paranza, in dialetto napoletano, indica sia un gruppo di camorristi che un banco di pesci intrappolati nella rete dei pescatori.
Il traditore, di Marco Bellocchio
La storia qui raccontata è quella di Tommaso Buscetta, detto “Il boss dei due mondi”. Nel 1972 viene arrestato in Sudamerica dalla polizia brasiliana ed estradato in Italia. Qui cominciò a collaborare con i magistrati e fornisce le informazioni che poi diventeranno essenziali per il maxi processo contro la mafia siciliana a cui hanno lavorato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il vizio della speranza, di Edoardo De Angelis
Un’allegoria evangelica, più che una pellicola costruita su una trama vera e propria. Il film di De Angelis si concentra tutto lungo il corso del Volturno, il fiume più lungo dell’Italia meridionale. La storia parte da qui e da una giovane donna, Maria, che su queste acque traghetta prostitute nigeriane che lavorano per arricchire un’anziana matrona.
Il primo re, di Matteo Rovere
Alessandro Lapice e Alessandro Borghi interpretano uno dei miti più famosi nella cultura italiana: la fondazione di Roma. Rispettivamente Romolo e Remo, i due attori si sono cimentati sotto la guida di Matteo Rovere in un film a carattere storico, ambientato 753 anni prima della nascita di Cristo.
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