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Regionali in Umbria, la lettera di Di Maio: «Le forze politiche lascino spazio a un patto civico»

15 Settembre 2019 - 09:32 Redazione
«I cittadini invitino le migliori risorse della Regione a farsi avanti e a proporsi come candidato presidente che formerà una squadra di super-competenti, senza interferenze della vecchia politica»

Un patto civico. Questa la proposta lanciata da Luigi Di Maio per le Regionali in Umbria del 27 ottobre. Il Movimento 5 Stelle si rivolge alle forze politiche del territorio: «corrano con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune», senza rivendicare incarichi nella futura giunta.

La ragione alla base dell’invito è – per il leader politico M5s – quella di «rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni». A spiegarlo è lui stesso in una lettera ospitata su La Nazione:

«Secondo me c’è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in Consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi».

Una giunta civica formata grazie a «un appello» ai cittadini, affinché invitino le migliori risorse della Regione a «farsi avanti» e a «proporsi come candidato presidente».

«Sosteniamolo e diamogli autonomia piena per formare una squadra di super-competenti, senza interferenze della vecchia politica», ha scritto nella lettera riferendosi probabilmente alla vecchia giunta regionale targata Pd e guidata dalla presidente Catiuscia Marini, dimessasi in seguito agli scandali nella sanità emersi nell’inchiesta nota come “Concorsopoli“.

«Qualcuno parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo», ha precisato il ministro degli Esteri. «Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune. Ma senza pretendere nulla sulla composizione della giunta e sulle dinamiche del governo regionale. Le forze politiche saranno solo in Consiglio regionale con i propri gruppi».

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