Compagno Conte: il premier apre l’operazione simpatia a sinistra, e va alle feste di LeU e Cgil
Non è un segreto per nessuno: uno dei principali protagonisti del cambio di alleanze del Movimento 5 stelle è stato il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Quando ancora la situazione della crisi era incerta, e ogni opzione era ancora possibile, prese duramente posizione, a Biarritz il 24 agosto: «Non sono più disponibile a governare con la Lega». In seguito non ha mancato di far notare le sue affinità con la sinistra, accademiche e non.
Ma ora, una settimana dopo il via libera delle camere, Conte va più in là, e apre una vera e propria operazione simpatia, con scelte eloquenti: giovedì va alla festa di Articolo 1, nel quartiere popolare romano del Testaccio, per la sua prima uscita “politica”. È poi domenica sarà a Lecce, dove è la Cgil a organizzare le sue “Giornate del lavoro”.
E lì il premier si confronterà in pubblico con un’icona della sinistra sindacale come Maurizio Landini. Tutto questo mentre Pd e M5s stanno mettendo le basi per la clamorosa “tacita alleanza” in Umbria, in cui vorrebbero dare la stessa indicazione di voto per una lista civica anti Salvini, e per un candidato governatore che nelle loro speranze ha il volto dell’imprenditore umanista Brunello Cucinelli.
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