Omicidio Cerciello, la lettera di Natale Hjorth alla madre dopo la lite sulle droghe: «Nessuno è perfetto, ti chiedo scusa»
«Cara mamma, voglio scusarmi ancora per la rissa che ho scatenato». Inizia così la lettera di Gabriel Natale Hjorth, accusato di concorso in omicidio del vicebrigardiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, insieme al connazionale Finningan Lee Elder. «Mi pento veramente di quello che ho detto e per il modo in cui mi sono comportato nei tuoi confronti». La missiva era stata depositata in vista dell’udienza del Riesame, fissata per il 16 settembre, ma alla quale i legali del giovane americano Francesco Petrelli e Fabio Alonzi hanno poi rinunciato.
Il testo della lettera
Il messaggio, scritto a mano, è antecedente al fattaccio avvenuto la notte tra il 25 e il 26 luglio a Roma. «Nessuno è perfetto e tu mi hai dato una mano più di ogni altro in questa famiglia. Mi dispiace molto aver sottolineato le tue pochissime imperfezioni, specialmente perché io ne ho così tante. Ti amo con tutto il cuore e un giorno te lo dimostrerò completamente». Hjorth aveva scritto la lettera a sua madre dopo che quest’ultima l’aveva scoperto a far uso di droghe.
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