Scissione Pd, Renzi ha deciso: domani l’annuncio del divorzio in tv
Domani, martedì 17 settembre, Matteo Renzi annuncerà a Porta a porta su Raiuno l’avvio della scissione dal Partito democratico. Già mercoledì 18 settembre, prima della seduta pomeridiana alla Camera, si delineerà la formazione del nuovo gruppo autonomo alla Camera. Al Senato, invece, i tempi per presentare nuovi gruppi è scaduto: dovrebbero essere circa dieci i senatori a seguire Matteo Renzi, e confluiranno nel gruppo Misto.
Fonti vicine al senatore di Rignano confermano a Open che la scissione ci sarà, ma che il nome del nuovo partito o movimento politico sarà annunciato alla Leopolda. I renziani, tuttavia, continueranno a sostenere, da esterni, la maggioranza. Ma è la prima vera separazione verso destra nella storia del Pd, a dodici anni dalla nascita del partito: nel 2013, la nascita di Scelta Civica di Mario Monti coinvolse per la maggior parte membri esterni al Pd.
L’obiettivo di Renzi
Centrismo e liberismo sono le parole chiave sulle quali nasce la nuova entità politica. Il successo dell’operazione sarà determinato dalla quantità di elettori che Renzi saprà rosicchiare dalla sacca dell’astensionismo. Alle ultime Europee, circa il 40% degli aventi diritto è rimasto a casa: tra loro, è indubbio che ci siano elettori moderati che preferirebbero votare il centrosinistra, ma che non ce la fanno proprio a barrare il simbolo del Partito democratico.
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