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Roma, la pignatta sul fantoccio di Salvini per la festa al parco. La gara a chi fa peggio: c’è pure il precedente leghista

18 Settembre 2019 - 11:54 Redazione
La sindaca Raggi ha condannato l'episodio, mentre qualcuno nei commenti ha ricordato il fantoccio di Boldrini bruciato sul palco dei giovani leghisti

La sera del 16 settembre, una palla di cartapesta dipinta con il volto di Matteo Salvini pendeva dal palco della festa comunale di Roma al Parco Schuster, zona San Paolo. Usata come pignatta, la sfera veniva colpita con dei bastoni impugnati da ragazze e ragazzi bendati.

Foto credits: pagina facebook “Parco Schuster”

Il tema della serata era stato annunciato dagli stessi organizzatori, che sulla loro pagina Facebook scrivevano: «Le sorprese di questa ultima giornata non finiscono più… stasera ci divertiamo con il gioco tradizionale di tutte le feste: la Pignatta! Appuntamento alle ore 01:00, ovviamente a Parco Schuster!»

L’episodio non è sfuggito al leader del Carroccio, che su Twitter ha condiviso alcune storie di Instagram che ritraevano alcuni tra i momenti salienti della serata. «Estate romana al parco Schuster – ha scritto – i soliti “democratici” si divertono a prendere a bastonate una testa col mio volto. Poveretti…».

Molti gli interventi di condanna, tra cui quelli di Virginia Raggi e Roberto Giachetti. La sindaca di Roma ha espresso la propria solidarietà a Salvini con un post su twitter: «Inaccettabile ciò che è successo al Parco Schuster a Roma dove dei balordi si sono divertiti a colpire una pignatta che rappresentava il volto di Matteo Salvini. Comunque la si pensi, il rispetto delle persone viene prima di tutto».

«Tutto questo mi fa schifo. Ma proprio schifo», ha scritto Giachetti. «E’ una barbarie inaccettabile».

I commenti sui social: «Ricordi il fantoccio di Boldrini?»

Un episodio simile era accaduto lo scorso anno, quando il Movimento dei giovani padani a Busto Arsizio bruciò sul palco il fantoccio di Laura Boldrini. Il fatto avvenne in concomitanza con la festa della “Gioeubia”, festa popolare del Nord Italia in cui l’ultimo giovedì di gennaio si dà alle fiamme un pupazzo in cartapesta come buon auspicio per il nuovo anno.

All’epoca Salvini l’aveva definita una «sciocchezza», e alcuni utenti non hanno mancato di sottolineare le affinità tra i due episodi.

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Foto copertina: Pagina Facebook Parco Schuster

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