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Marion Le Pen: «Salvini tradito dal M5S». Ma sulle uscite al Papeete arriva la bacchettata sovranista

19 Settembre 2019 - 08:49 Redazione
La politica membro della destra francese soccorre il leader del Carroccio e invoca un’alleanza tra Italia e Francia per fermare l’influenza tedesca in Europa

Lei, Marion Maréchal, ha rinunciato al suo cognome ingombrante, Le Pen, ma non alla carriera politica tracciata dai suoi familiari. Nipote della Marine leader del Rassemblement National (Rn), si è concessa in un’intervista a La Stampa.

A un giorno dalla visita in Italia del presidente francese Emmanuel Macron e dalla ritrovata stima tra i due Paesi, dopo la debacle di inizio anno con il ritiro dell’ambasciatore francese a Roma, Marion Maréchal parla a tutto campo del nuovo governo e di Matteo Salvini.

«Sono i 5 stelle ad averlo tradito dopo le elezioni europee. La sua reazione è stata legittima», così Maréchal commenta la crisi di governo innescata dalla mozione di sfiducia, poi ritirata, dall’ex ministro dell’Interno.

Sulle uscite in spiaggia del leader del carroccio Maréchal lancia una velata critica, ma non condanna Salvini Dj al Papete Beach: «Lui è empatico, vicino alla gente. Ma in Francia il suo stile non funzionerebbe – dice la nipote di Le Pen – In Francia esistono aspettative intellettuali, di contegno». Sul rischio di un isolamento del leader della Lega, dopo l’uscita dal governno, Maréchal è sicura che non possa avvenire: «La formazione italiana è radicata localmente, dove è disposta a formare coalizioni con altre forze».

Il partito di destra del Rassemblement National è uscito vincitore dalle urna europee e c’è chi parla di Maréchal come l’antagonista di Macron alle prossime elezioni presidenziali del 2020, ma lei nega di volersi candidare e rilancia una nuova visione per la destra francese: «Deve esprimere un’indipendenza vera rispetto al progressismo, al multiculturalismo, all’ideologia del libero scambio a ogni costo. Bisogna ricostruire un movimento di pensiero».

Nonostante Lega e Rn siano risultati vittoriosi, in Italia come in Francia, alle votazioni del 26 maggio il fronte sovranista europeo appare molto traballante: «Non credo che un cambiamento di rotta dell’Unione passi da Bruxelles. Solo i Governi possono qualcosa. Il problema è controbilanciare la potenza tedesca», dichiara Maréchal che rilancia un’alleanza con i transalpini per combattere l’influenza tedesca: «Si fa un errore a sperare solo nella resistenza dei Paesi di Visegrad. Che sono beneficiari netti. Approfittano del sistema e non vorranno mai cambiarlo»

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