Bibbiano, si attenua la misura cautelare per il sindaco: dai domiciliari all’obbligo di dimora
Andrea Carletti, sindaco del Partito democratico, è indagato per abuso di ufficio e falso nell’inchiesta “Angeli e Demoni”. Sospeso dalla carica di primo cittadino di Bibbiano, Carletti era finito agli arresti domiciliari.
Ora però il tribunale della Libertà di Bologna ha accolto il ricorso della difesa: revocati gli arresti domiciliari decisi dalla procura di Reggio Emilia. La misura cautelare è stata convertita nell’obbligo di dimora nel comune di residenza, Albinea.
Il sindaco contro le fake news
Ieri, 19 settembre, Carletti ha presentato una querela nei confronti di 147 persone: si tratta di mittenti di mail minatorie e autori di post offensivi. Denunciato anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio. A metà luglio, il leader del Movimento 5 Stelle aveva scritto sui social:
Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare.
Affido irregolare di spazi comunali, falsa la tesi dell’elettroshock
Nell’ambito dell’inchiesta su Bibbiano, Carletti è accusato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Le accuse riguardano la gestione di alcuni spazi pubblici che il sindaco avrebbe affidato in modo irregolare a un’associazione coinvolta nello scandalo.
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