Carola Rackete, il body shaming e i commenti sessisti dei leghisti
Carola Rackete, comandante della Sea Watch, è stata intervistata da Corrado Formigli durante la puntata di Piazzapulita del 19 settembre. L’intervista è durata circa mezz’ora, tempo durante il quale l’attivista ed ecologista tedesca non ha mai pronunciato il nome di Matteo Salvini né ha colto l’occasione per rispondere alle sue provocazioni pronunciate durante il raduno leghista di Pontida.
Lo stesso silenzio non è stato rispettato, però, da alcuni hater leghisti che, sotto le pagine ufficiali del “leader leghista” e “Lega – Salvini Premier” si sono scatenati con commenti finalizzati a deridere il suo aspetto fisico e con insulti sessisti.
«Brutta come il cancello del cimitero», «Ma siamo sicuri del sesso?», «Fai un favore al Pianeta: muori», sono solo alcuni dei commenti (quelli pubblicati sono molti di più di quelli riportati) che si trovano scorrendo i post dedicati all’intervista.
Body shaming
Non è certo la prima volta che Rackete si ritrova ad essere vittima di insulti da parte di hater leghisti. L’attivista aveva querelato lo stesso Salvini dopo che l’ex ministro dell’Interno l’aveva chiamata «delinquente, comandante fuorilegge, ricca e viziata comunista tedesca, criminale tedesca, comandante criminale».
Intanto, sulle pagine continua la lista di diffamazioni:
Commenti sessisti e violenti
Non solo body shaming: nel violento vortice di insulti ce ne sono anche di sessisti: «Ce lo io da darti una cosa rigida..vieni», scrive qualcuno, tra errori ortografici e inviti irrispettosi. «Spero ti facciano la festa», scrive qualcun altro.
E la lista è ancora lunga.
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