L’allarme alla vigilia del vertice sul clima all’Onu: negli ultimi cinque anni è caldo record
È il quinquennio più caldo di sempre, quello 2015-2019. A metterlo nero su bianco è un rapporto della World Meteorological Organization (Wmo) diffuso alla vigilia del vertice sul clima all’Onu. In questi ultimi cinque anni, secondo il report, «la temperatura media è stata superiore di 1,1 gradi rispetto all’epoca preindustriale (1850-1900) e maggiore di 0,2 gradi rispetto al quinquennio 2011-2015».
L’allarme degli scienziati si concentra anche sul significativo innalzamento dei livelli del mare: mentre in media, dal 1993, il tasso di aumento corrispondeva a 3,2 mm all’anno, il valore è passato a 5 mm nell’ultimo quinquennio. Crescono anche le emissioni di CO2.
The more we learn about the Earth system, the more reason we have to be concerned, says @FutureEarth @jrockstrom at #unitedinscience event at #ClimateAction summit pic.twitter.com/P7hV9QhwXe
— WMO | OMM (@WMO) September 22, 2019
«L’innalzamento del livello del mare è accelerato e temiamo un brusco calo delle calotte glaciali dell’Antartico e della Groenlandia, che aggraverà il futuro innalzamento», dice il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas. «Come abbiamo visto quest’anno con tragici effetti alle Bahamas e al Mozambico, l’innalzamento del livello del mare e le intense tempeste tropicali hanno provocato catastrofi umanitarie ed economiche».
Di Maio: «Vera emergenza»
«Sono in partenza per New York, dove parteciperò alla 74esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Saranno giorni pieni di impegni e questi appuntamenti mi stanno particolarmente a cuore perché avranno al centro un tema che è una vera e propria emergenza, italiana e mondiale: il cambiamento del clima e lo sviluppo sostenibile», scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
L’espressione ‘cambiamento del clima’ «in realtà ci deve ricordare che la responsabilità è nostra. Non è il clima ad essere ‘impazzito’, ma siamo noi che abbiamo costruito un modello di sviluppo economico che è diventato il carnefice del nostro pianeta, della terra che ci ospita», dice Di Maio. «Dobbiamo cambiare e dobbiamo farlo in fretta. Lo sviluppo economico non può più mietere vittime, ma deve essere ripensato. Ci conviene non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. Ormai infatti sappiamo che l’economia sostenibile, l’economia circolare – dove non si producono più rifiuti, che, evidentemente, sono ‘errori di progettazione’, come sosteniamo da sempre – genera molti più posti di lavoro rispetto al modello attuale. Questo è un concetto che, insieme con il Presidente Conte e il Ministro dell’ambiente Sergio Costa, ribadiremo con forza lunedì al “Climate Action Summit».
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