Llorente si scatena: il Napoli stravince a Lecce (1-4). Dzeko al 94 spinge la Roma a Bologna (1-2)
Sarà un campionato divertente e pieno di sorprese, ma forse chiuso per le prime quattro posizioni perché a Inter e Juve, nella domenica di Serie A, rispondono Napoli e Roma, che passano rispettivamente a Lecce e Bologna.
A Lecce finisce 1-4 per gli azzurri, più forti dei possibili cali di tensione dopo la scorpacciata contro il Liverpool; per nulla depauperati dalla rivoluzione ancelottiana che porta a cambiare otto giocatori rispetto al capolavoro con i Reds.
Vecchio a chi?
Il Lecce viene schiacciato di forza nella sua metà campo e l’opera di accerchiamento, condotta da un pimpante Elmas, trova sbocco al 28′ quando la coppia di torri Milik-Llorente confeziona il vantaggio. Il polacco calcia, il Re Leone si fionda sulla ribattuta sporca e fa 1-0.
Il Lecce sbanda e cade ancora quando al 39′ Tachtsidis mette la mano su una testata di Llorente. Rigore. Insigne lo calcia, ma sbaglia. Stop, si ripete, causa nuova previsione del regolamento per cui il portiere deve avere almeno un piede sulla linea di porta nel momento in cui parte la conclusione. Gabriel si muove in leggerissimo anticipo: l’arbitro Piccinini ordina il replay, stavolta Insigne va a segno. E si scatena il caos in tribuna con i collaboratori di Ancelotti costretti a lasciare il settore per motivi di sicurezza.
Centrocampo di fuoco
Nella ripresa arriva anche il tris di Fabian Ruiz, giocatore totale, che chiude col botto un contropiede di Insigne. Il Lecce accorcia su rigore al 60′ con Mancosu. Servirà solo per l’autostima personale e per generare la rabbia di Ancelotti che detesta i cali di concentrazione. Per calmarlo interviene ancora Llorente, che fa 4-1 di rapina: terzo gol in quattro giorni per lui. Più un assist e un rigore procurato. Il Napoli si porta a -3 dalla capolista Inter, a -1 dalla Juve.
Biglietti salati
E i tifosi azzurri gongolano dopo le polemiche per i 50 euro di biglietto pagati per il settore ospiti del Via del Mare. A Genk, il prossimo 2 ottobre, il ticket singolo per la curva costerà 65 euro. Ma in molti, forse tutti, malumori a parte, firmerebbero per lo stesso epilogo.
Roma, colpo a Bologna
Il Napoli terzo. Quarta, a -1 dagli azzurri, la Roma che passa 1-2 in casa del Bologna in una partita di studio profondo nel primo tempo, di sussulti continui nel secondo. E’ a inizio ripresa, infatti, che la Roma decide di rompere gli argini, attaccando alta e passando con una prodezza su calcio di punizione del solito Kolarov (già alla terza rete in campionato quest’anno).
Il Bologna subisce un gol su specialità della casa del suo allenatore, del quale ha anche lo spirito. La reazione rossoblù è modello Mihajlovic. Sansone impatta su rigore (provocato dallo stesso Kolarov), tra le proteste dei giallorossi e l’arbitro Pairetto che non va a rivedere l’episodio (più che dubbio) alla Var; poi sono Pau Lopez su Soriano e l’esterno della rete di Orsolini a salvare i giallorossi, che rischiano di trovarsi all’angolo quando Mancini si fa espellere negli ultimi dieci minuti e i piani si possono complicare di brutto.
E, invece, dal nulla (e da una partita anonima) sbuca al minuto 94 Dzeko su invenzione di Pellegrini, anticipata a sua volta da una accelerazione da applausi di uno straordinario Veretout. La Roma è sempre più a immagine e somiglianza di Paulo Fonseca. E può davvero divertirsi.
Sarà una Serie A scoppiettante. Ma le prime tre posizioni sembrano blindate. E la stessa Roma, al momento, non vede grandi rivali per il quarto posto. Nell’altra gara delle 15 è Gabbiadini a regalare la prima vittoria stagionale alla Samp: 1-0 sul Torino, che tira una sola volta in porta in 90 minuti. Per Mazzarri è la seconda sconfitta consecutiva.
Foto di copertina Ansa
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