Roma, Virginia Raggi propone la cittadinanza all’ “italo-americano” sull’Apollo 11. E scatena i teorici del complotto
«Quale sbarco? Non c’è stato nessuno sbarco». Rispondono così alcuni utenti al post pubblicato ieri – 21 settembre -, in mattinata, dalla sindaca di Roma Virginia Raggi in cui proponeva la cittadinanza onoraria per l’astronauta Michael Collins, nato a Roma nel 1930 e “terzo uomo” dello sbarco sulla Luna l’11 luglio 1969.
L’idea, portata avanti dalla prima cittadina, è stata accolta in maniera entusiasta da molti. Ma ha anche scatenato terrapiattisti e ossessionati dal complotto lunare che hanno replicato con messaggi del tipo: «Non c’è mai stato lo sbarco sulla Luna anche perché attraversare le fasce di Van Allen che si trovano fra la Terra e la Luna è ancora oggi umanamente impossibile, figuriamoci 50 anni fa».
Un altro ancora scrive: «Ma ci sono andati davvero sulla luna? E come sono ripartiti dalla Luna?»; e ancora: «Ma sono sbarcati veramente sulla Luna? Ma le foto da sotto la scaletta chi le ha scattate un marziano che li stava aspettando? Poi il piede umano ha lasciato un impronta, i piedi del modulo lunare non sono sprofondati di un cm», scrive un altro, sulla scia di decine di commenti dello stesso stampo.
Il post
«Nell’anno del 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna abbiamo proposto di conferire la cittadinanza onoraria di Roma all’astronauta Michael Collins, nato a Roma nel 1930. Si tratta dell’uomo al centro della foto che ritrae l’equipaggio della Missione Apollo 11 che, nel luglio del 1969, ha contribuito alla realizzazione di un’impresa leggendaria, senza precedenti, che ha cambiato la storia dell’umanità», aveva scritto Raggi.
Chi è Michael Collins
Michale Collins è nato il 31 ottobre 1930 al numero 16 di via Tevere a Roma perché, al momento della sua nascita, il padre, americano, lavorava nell’ambasciata Usa in Italia. Si è laureato alla United States Military Academy e subito dopo ha iniziato a lavorare per l’aeronautica degli Stati Uniti. Nel 1963 è stato scelto dalla Nasa come parte del terzo gruppo di astronauti.
Collins volò nello spazio due volte: con la missione Gemini 10 e con l’Apollo 11. Viene considerato come “terzo uomo” dell’allunaggio perché in realtà Collins non mise mai piede sulla luna, motivo per cui il suo nome è meno noto di quello di Neil Armstong e Buzz Aldrin. Collins era il pilota dell’Apollo 11: la sua missione era quella di rimanere in orbita durante la camminata di Armstong e Aldrin.
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