Caso Ranitidina, agenzia europea del farmaco chiede test preventivi su tutti i medicinali
Dopo che l’agenzia italiana del farmaco ha ordinato il ritiro di alcuni lotti di Buscopan antiacido, Zantac e Ulcex contenenti ranitidina, elemento considerato cancerogeno, l’Agenzia europea per i medicinali corre ai ripari.
L’Ema ha chiesto alle aziende di riesaminare, per precauzione, tutti i farmaci per la possibile presenza di nitrosammine e di testare tutti i prodotti a rischio, informando tempestivamente le autorità «affinché possano essere intraprese adeguate azioni normative».
Le nitrosammine sono classificate come probabili agenti cancerogeni per l’uomo, il che significa che un’esposizione a lungo termine al di sopra di determinati livelli può aumentare il rischio di cancro.
«Nel frattempo, la CHMP (Committee for Medicinal Products for Human Use) continuerà a valutare le conoscenze scientifiche disponibili sulla presenza di nitrosammine nei medicinali e consiglierà le autorità preposte alla regolamentazione sulle azioni da intraprendere nel caso in cui le aziende trovassero nitrosammine nei loro medicinali», scrive l’Ema.
Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha riferito all’Adnkronos di essere «contento che i controlli abbiano funzionato al meglio», consentendo di mettere in luce la presenza di alcune impurità potenzialmente cancerogene prima in lotti di sartani e poi di ranitidina, «e bene fa l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) a intensificarli, affinché ci sia l’assoluta certezza che i farmaci sono sicuri. Perché la cosa più importante, anche più dell’efficacia, è la sicurezza dei nostri prodotti».
«La produzione di farmaci – spiega Scaccabarozzi – è un processo estremamente controllato, molto più di ogni altro settore manifatturiero. I test avvengono prima, durante e dopo la produzione, grazie anche alla farmacovigilanza».
«Sono fiducioso che ogni controllo finirà in un nulla di fatto, essendo di natura estremamente precauzionale. Ma come aziende recepiremo le indicazioni e ci atterremo a tutte le disposizioni dell’Ema. Lancio però un appello a tutti: credo sia importante, soprattutto in questo campo, evitare le fake news e invito chiunque voglia informazioni a consultare solo siti istituzionali».
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