Venezia, vietata la moda low cost dei souvenir: a San Marco e Rialto solo «vetrine di qualità»
I vicoletti di Venezia, le calli che, un ponticello dopo l’altro, ci fanno attraversare la città. Percorrere a piedi la strada che da Rialto porta a San Marco, fare slalom tra i turisti, fermarci a guardare le vetrine, contrattare con il venditore il prezzo di un souvenir. Ecco, quest’ultima azione forse a breve non si potrà più fare, almeno non a San Marco né a Rialto, soprattutto se il souvenir è di basso costo, magari prodotto in Cina. La novità potrebbe essere introdotta da una delibera comunale, approvata oggi, che però ora passa alla Regione per il via libera definitivo.
Il provvedimento, votato all’unanimità, è stato già ribattezzato “contro le vetrine low cost e il made in China” e vuole tutelare e valorizzare il patrimonio culturale dell’area marciana e di Rialto, «per non far perdere alla città antica la sua autentica identità».
La nuova norma è rivolta a chi vorrà in futuro aprire un negozio a Rialto e San Marco, ma anche le attività già esistenti dovranno adeguarsi ad alcune indicazioni entro sei mesi dall’eventuale entrata in vigore del provvedimento.
La delibera, secondo quanto riporta il Gazzettino, identifica le aree di interesse (Piazza San Marco, Piazzetta San Marco e Piazzetta dei Leoncini, Ponte di Rialto e tutta l’area Realtina), ma anche il tipo di merce che potrà essere esposto in vetrina: la moda di alta gamma, le librerie, le gallerie d’arte e d’antiquariato, l’arredamento e il design, gli oggetti preziosi, il restauro di oggetti d’arte e l’artigianato artistico.
I negozi di artigianato artistico dovranno specificare inoltre in vetrina il luogo di produzione dell’oggetto esposto. Attenzione anche alle luci, nei negozi l’illuminazione non dovrà essere di tonalità fredda e i serramenti non potranno essere «in materiale diverso dal legno o metallo».
Leggi anche:
- Allarme a Venezia, acqua fino a 190 cm. Il sindaco: «Chiediamo lo stato di calamità. Ecco perché il Mose serve».
- Le nuove norme anti-degrado di Venezia, tra divieti assurdi e di buon senso
- Venezia 76 e la dedica di Marinelli a chi salva i migranti, il Codacons: «Pagina imbarazzante del cinema italiano»
- Attivisti “No Grandi Navi” e “Fridays for Future” occupano il red carpet a Venezia
- Venezia, istituite norme anti bullismo sugli scuolabus
- Da luglio si pagherà un ticket d’ingresso per entrare a Venezia