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Il video dell’uomo che maltratta una bambina di un anno. Arrestato in Arabia Saudita

27 Settembre 2019 - 13:25 David Puente
Circola un video di un uomo che maltratta una bambina di un anno, la caccia all'uomo è internazionale ma è già stato arrestato.

Un video sta suscitando molta indignazione e riguarda un uomo che, seduto a terra, maltratta una bambina di circa un anno. Come di consueto scatta la caccia all’uomo tramite i social. Ecco alcuni fotogrammi dove l’uomo maltratta la bambina alzandola da terra, facendola cadere e colpendola duramente alla pancia o al volto.

Fotogrammi del video violento circolato online.

Dalla diffusione all’individuazione

Il video era stato condiviso online da alcuni influencer del Medi Oriente come la libanese Nadine Njeim e un blogger giordano di nome Omar Zorbar. È quest’ultimo che fornisce alcune informazioni utili in un post Facebook sostenendo che l’uomo viva in Arabia Saudita:

Il post di Omar Zorba del 21 settembre.

A seguito del post Facebook delle 16:28 del blogger giordano, alle 18:27 il portavoce del ministero del Lavoro e dello Sviluppo sociale saudita Khaled Aba Khail pubblica un tweet per annunciare che le autorità stanno lavorando per individuare e raggiungere l’uomo:

Arrestato

L’uomo è un palestinese di nome Yousif Alqutai residente in Arabia Saudita, a sud di Riyadh, arrestato in seguito allo scandalo del video il 22 settembre 2019:

Saudi authorities have arrested a man seen in a viral video that showed him beating his baby daughter because she was not yet able to stand. The man, identified as Yousif Alqutai – a Palestinian resident of Saudi Arabia – was filmed beating his daughter in an attempt to force the baby to stand up despite her tender age.

I quattro bambini sono stati consegnati alle autorità competenti.

La «giustificazione» di Yousif

A seguito dello scandalo, Yousif Alqutai aveva diffuso un secondo video ripreso su Twitter dal giornalista Ahmad Algohbary:

Video of the father saying that it was an old video and he was Psychologically ill. He also said that his daughter is beside him now and she is fine. My opinion: He has to be taken to the jail. His daughter must not stay with him anymore. What do you think about this man?

Il video con le giustificazioni di Yousif Alqutai condiviso dal giornalista Ahmad Algohbary.

Yousif Alqutai sostiene che all’epoca era instabile psicologicamente. Nel video mostra sempre sua figlia per dimostrare che sta bene.

Fotogramma del video dove Yousif Alqutai mostra la bambina, cresciuta, per sostenere che sta bene.

Come ulteriore giustificazione, Yousif sosteneva che aveva cercato di insegnare la bambina a camminare e nel video la mostra per dimostrare che cammina bene. Queste affermazioni non avevano fatto altro che aumentare l’indignazione nei suoi confronti siccome tali gesti violenti nei confronti di una bambina così piccola non sono assolutamente tollerati.

Video pubblicato dalla ex moglie

Nel video dove cercava di giustificarsi, Yousif sosteneva che l’ex moglie l’aveva lasciato con tutti i loro quattro bambini e che questo gli aveva creato uno stato emotivo e psicologico instabile. Il video sarebbe stato pubblicato online dalla ex moglie, secondo quanto riportato da GulfNews.com.

Il capofamiglia Zuhair Alqutai, come riportato da Alaraby.co.uk e intervistato in una radio locale, ha rinnegato Yousif per il suo gesto. Secondo il racconto del capofamiglia, il video era stato filmato quattro anni fa quando era disoccupato nel tentativo di attirare l’attenzione delle persone per aiutarlo a trovare un lavoro.

Al momento nessuno riporta chi abbia filmato il video, ma non potrebbe essere l’ex moglie se questa era ormai andata via di casa lasciando Yousif da solo con i bambini.

Video virale in tutto il mondo

Il video, diffuso sui social senza alcun riferimento, ha scatenato una caccia all’uomo in diverse parti del mondo. Ecco un tweet di denuncia in Venezuela dall’account di Radio Minuto:

Un tweet venezuelano dove invitano a individuare e denunciare l’uomo.

Ecco un tweet del senatore brasiliano Alvaro Dias:

Il tweet di un senatore brasiliano.

Questo un tweet italiano, poi cancellato:

Il video segnalato da un account italiano.

In Italia è circolato anche tramite messaggi Messenger, come riportato nella seguente segnalazione:

Nella segnalazione avvisano che il video circola così com’è via Messenger di Facebook.

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