Ultrà della Juve, per la prima volta Daspo decennale per 38 “tifosi”
Il questore di Torino Giuseppe e Matteis ha disposto 38 Daspo nei confronti di altrettanti ultrà della Juventus coinvolti a vario titolo nell’inchiesta “Last Banmer” che nei giorni scorsi ha azzerato i vertici del tifo bianconero organizzato. Per la prima volta, nei loro confronti sono stati emessi Daspo decennali. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi 27 settembre presso la questura di Torino.
L’inchiesta
12 tra capi e principali referenti dei gruppi ultrà bianconeri sono stati arrestati il 15 settembre nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Torino. In manette erano finiti Geraldo Mocciola detto Dino, leader dei Drughi, Salvatore Cava, Domenico Scarano, Umberto Toia, leader di Tradizione, Luca Pavarino, Sergio Genre. Per Fabio Trincchero, Giuseppe Franzo, Christian Fasoli, Roberto Drago sono stati disposti i domiciliari.
Misura cautelare dell’obbligo di dimora invece per Massimo Toia e Massimo Corrado Vitale. Geraldo Mocciola era già finito in carcere agli inizi degli anni Novanta per l’omicidio di un carabiniere. Le accuse nei confronti degli ultrà sono, a vario titolo, associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata.
Nella sede dei Drughi, a Moncalieri (Torino), inoltre, la polizia ha sequestrato bandiere e striscioni con simboli nazisti e fascisti, bassorilievi che rappresentano Benito Mussolini, calendari e quadri del Duce.
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