Casaleggio all’Onu per il governo? Le prime proteste dai big Pd: «Non è una cosa normale»
L’annuncio della presenza di Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau e figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio, all’Onu nel suo doppio ruolo di portavoce di una parte importante del governo e dell’associazione Rousseau ha scatenato alcuni malcelati nervosismi tra le fila del Pd, che del governo Conte bis è fresco socio con il M5s.
L’evento è stato organizzato e promosso dal governo italiano, attraverso la Rappresentanza Permanente italiana alle Nazioni Unite. E i mal di pancia dem non si fanno attendere. A partire da quello di Matteo Orfini. «Capisco che ora siamo al governo insieme, ma proprio per questo dobbiamo dirci la verità: che il Governo italiano organizzi la presenza di Casaleggio all’Onu per promuovere la sua associazione non è normale», twitta il parlamentare del Pd Orfini. «A proposito di conflitto d’interessi».
Capisco che ora siamo al governo insieme, ma proprio per questo dobbiamo dirci la verità: che il Governo italiano organizzi la presenza di Casaleggio all’Onu per promuovere la sua associazione non è normale. A proposito di conflitto d’interessi
— orfini (@orfini) September 28, 2019
Gli risponde Stefano Esposito, ex parlamentare del Pd. Critico con l’iniziativa alle Nazioni Unite, ma anche con gli stessi dem al governo con i grillini. Per Casaleggio «è sempre domenica e tu sostieni tutto questo», scrive a Orfini.
Per Casaleggio è sempre domenica e tu sostieni tutto questo.
— Stefano Esposito (@stefanoesposito) September 28, 2019
Critico anche Andrea Romano. Casaleggio, «anche oggi, continua ad evitare il macigno che pesa sulla democrazia italiana», scrive il deputato Pd. «Il conflitto d’interessi tra la sua azienda privata e il partito dai cui parlamentari riceve finanziamenti obbligatori. Superarlo sarebbe utile per tutti, anche per la maturazione di #M5s».
#Casaleggio, anche oggi, continua ad evitare il macigno che pesa sulla democrazia italiana: il conflitto d’interessi tra la sua azienda privata e il partito dai cui parlamentari riceve finanziamenti obbligatori. Superarlo sarebbe utile per tutti, anche per la maturazione di #M5s pic.twitter.com/gOx0hlrdvH
— Andrea Romano (@AndreaRomano9) September 28, 2019
Casaleggio interverrà a un incontro a margine dell’Assemblea Onu, nel corso di un evento dal titolo “Digital Citizenship: Crucial Steps Towards a Universal and Sustainable Society“. Proprio per parlare di Rousseau, spiega in un’intervista al Corriere della Sera. La prima segnalazione, dalle fila dell’alleato di governo, era arrivata in mattinata da Filippo Sensi, oggi deputato Pd e già portavoce di Matteo Renzi quando era premier e poi di Paolo Gentiloni. «Leggo di una proposta Casaleggio all’ONU. A nome, nientemeno dell’esecutivo italiano. Quale? Quello di prima? Quello di adesso? E il governo? Russo’? Sveglia».
Leggo di una proposta Casaleggio all’ONU. A nome, nientemeno dell’esecutivo italiano. Quale? Quello di prima? Quello di adesso? E il governo? Russo’? Sveglia
— nomfup (@nomfup) September 28, 2019
A ritwittare la dura critica di Sensi arriva in giornata anche Andrea Marcucci, capogruppo dem al Senato.
Casaleggio «dice che porterà all’Onu sua esperienza piattaforma Rousseau in evento del Governo italiano. Considero quel modello un pericolo per la democrazia, veicolo di ‘totalitarismo’ digitale ad uso di chi controlla la rete. Governo si adoperi per democrazia, non per Casaleggio», twitta Francesco Verducci, parlamentare dem e componente della direzione nazionale del partito.
Casaleggio dice che porterà all’Onu sua esperienza piattaforma Rousseau in evento del Governo italiano. Considero quel modello un pericolo per la democrazia, veicolo di ‘totalitarismo’ digitale ad uso di chi controlla la rete. Governo si adoperi per democrazia, non per Casaleggio
— Francesco Verducci (@cescverducci) September 28, 2019
In copertina Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri e Dario Franceschini, Ministro della Cultura durante la discussione sulla fiducia al nuovo governo nell’aula del Senato, Roma 10 settembre 2019. ANSA/Fabio Frustaci
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