Hong Kong, l’attivista Wong stavolta si candida alle elezioni: «Siamo ancora più determinati di 5 anni fa»
Joshua Wong, l’attivista pro-democratico più noto di Hong Kong, ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni a livello distrettuale previste a novembre.
L’annuncio di Wong è arrivato in occasione del quinto anniversario dell’inizio della rivolta degli ombrelli, della quale divenne volto a soli 17 anni. Tra il settembre e il dicembre 2014, le manifestazioni di Occupy Central bloccarono per 79 giorni il centro di Hong Kong, allo scopo di chiedere libere elezioni. «Cinque anni fa avevamo detto che saremmo tornati e siamo tornati con una determinazione ancora più forte», ha detto durate una conferenza stampa in cui ha annunciato la sua volontà di ricandidarsi.
L’attivista è oggi segretario generale del partito di ispirazione democratica Demosisto, di cui è stato co-fondatore nel 2016. «La battaglia davanti a noi è la battaglia per la nostra casa e per la nostra patria», ha aggiunto.
Più volte arrestato e rilasciato, Wong è stato di recente in viaggio a Taiwan, in Germania e negli Stati Uniti, per promuovere la democrazia nell’ex colonia britannica, dove da oltre tre mesi sono in corso proteste anti-governative, segnate da scontri tra i manifestanti pro-democrazia e le forze dell’ordine, e tra i manifestanti e i gruppi pro-Pechino.
Quello che si apre oggi è il diciassettesimo fine settimana di proteste, e si preannuncia ad alta tensione. Da oggi fino al primo ottobre, quando ricorreranno i 70 anni dalla fondazione della Repubblica popolare cinese, gli attivisti hanno stilato un fittissimo calendario di manifestazioni, sia per ricordare l’inizio delle proteste democratiche del 2014, sia per contrastare le celebrazioni che a Pechino vedranno il presidente cinese, Xi Jinping, pronunciare un discorso e passare in rassegna i soldati su piazza Tienanmen.
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