Di Maio: «Lo ius culturae non è una priorità e nessuna Iva sale». Franceschini: «Non lo decidi tu»
Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di ius culturae – la legge che dovrebbe facilitare l’iter per ottenere la cittadinanza italiana agli studenti stranieri in Italia – il cui esame sta per riprendere in Parlamento. Qualcuno è intervenuto per difendere la norma, altri (l’asse Lega–FdI) per promettere battaglia contro quello che reputano un «regalo della cittadinanza».
Ma ad affossare (definitivamente?) la legge ci ha pensato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Abbiamo altre priorità», ha detto il leader del M5S a Non è l’Arena su La7, smontando di fatto la proposta di legge a firma Laura Boldrini, nel frattempo passata al Pd, il partito che governa con il Movimento. Il ministro degli Esteri ha promesso anche che «non ci sarà alcun aumento dell’Iva». Immediato l’intervento del ministro dem Dario Franceschini: «Le parole di Di Maio non impegnano la maggioranza».
Di Maio: «Nessuna Iva sale»
Di Maio, poi, è intervenuto anche in merito alla polemica sulla presenza all’Onu di Davide Casaleggio. «Ci sarebbe stato conflitto d’interessi se Casaleggio con l’associazione Rousseau fosse stato lì a rappresentare il governo. Ma il governo è rappresentato dal ministro dell’Innovazione Pisano. Quell’evento è stato organizzato dal precedente governo con altri Paesi», ha detto il ministro.
Il leader grillino ha assicurato anche che «non ci sarà alcun aumento dell’Iva» ed è tornato su una grande battaglia del M5S: il salario minimo. «Sarà inserito in Manovra», assicura Di Maio.
Per quanto riguarda il pericolo dei dazi Usa sui prodotti europei, il ministro degli Esteri è ottimista. «Sono sicuro che l’amicizia che c’è tra i nostri due governi, tra il presidente Trump e il presidente Conte, ci aiuterà a superare questo problema. Non ho mai sentito gli Usa dire che non vogliono più prodotti Made in Italy».
La replica di Franceschini
«Vedo che poco prima della riunione a Palazzo Chigi, Di Maio ha annunciato in modo ultimativo in tv una serie di posizioni sulla legge di Bilancio e su molto altro. Cose anche interessanti che credo impegnino il suo movimento, ma di certo non impegnano l’intera maggioranza», ha detto il ministro per i beni culturali Dario Franceschini.
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