Hong Kong, altri scontri tra manifestanti e polizia: decine di arresti, gli agenti sparano in aria colpi di avvertimento
Nuova domenica di scontri a Hong Kong, nell’ex colonia britannica, tra attivisti pro-democrazia e polizia nel quartiere dello shopping della città: gli agenti hanno usato i lacrimogeni a Harcourt Road, all’Admiralty, nel diciassettesimo weekend di proteste anti-governative e a pochi giorni dai 70 anni dalla fondazione della Repubblica popolare cinese. Sotto accusa anche l’operato della governatrice Carrie Lam, per cui i manifestanti chiedono le dimissioni.
Nuove attriti sono in corso alla stazione della metropolitana di Wan Chai, dove centinaia di manifestanti vestiti di nero, con maschere e caschi, stanno costruendo barriere con cestini dell’immondizia e canne di bambù per “resistere” agli assalti della polizia.
Hong Kong protesters rally https://t.co/uNOPBW8hUm
— Reuters Top News (@Reuters) September 29, 2019
Un agente in borghese ha sparato colpi di avvertimento in aria durante un momento di tensione nell’area di Wan Chai, mentre ad Admirality, nei pressi delle sedi istituzionali della città, la polizia ha usato gli idranti caricati di liquido chimico blu contro i manifestanti che lanciavano mattoni contro gli edifici governativi.
Al momento il bilancio è di 15 arrestati, ma i numeri potrebbero salire. Una giornalista di nazionalità indonesiana è stata colpita a un occhio ed è stata portata in ospedale. La polizia ha dichiarato di aver usato un livello di forza «appropriato» per disperdere i «manifestanti radicali», confermando il ricorso ai gas lacrimogeni nei confronti della folla.
Intanto si apprende che la governatrice Carrie Lam guiderà domani una delegazione di Hong Kong in missione a Pechino per la partecipazione alle attività celebrative del primo ottobre, in vista dei 70 anni della fondazione della Repubblica popolare.
President #Trump was engulfed by #HongKong Police today during #929GlobalAntiTotalitarianRallies https://t.co/1Ghz5yKXnP
— Kermit (@coffeefroggie) September 29, 2019
Lam «sarà a capo di un gruppo di oltre 240 persone provenenti da diversi settori», si legge in una nota del governo di Hong Kong: il suo «ritorno a Hong Kong è atteso nella serata del primo ottobre via Shenzhen», scrive Ansa. La mossa creerà tensioni e critiche nel mezzo delle proteste pro-democrazia contro governo locale e di Pechino.
In copertina poliziotti fermano un manifestante anti-governativo durante una marcia di protesta a Hong Kong, 29 settembre 2019. EPA/Jerome Favre
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